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Centrale biomasse Colonnella: corteo del comitato, assemblea di Sagitta

Colonnella. Il comitato anti-centrale organizza un corteo di protesta, per domenica mattina. La società che ha presentato e ottenuto le autorizzazioni per l’installazione degli impianti fissa un incontro tecnico per spiegare le caratteristiche del progetto.

Nel mezzo, invece, c’è la politica, soprattutto quella che mostra una netta contrarietà alla realizzazione della centrale e biomasse e che torna a chiedere le dimissioni dell’assessore provinciale all’ambiente, Francesco Marconi. Resta decisamente caldo il clima, a Colonnella (ma non solo), sulla vicenda relativa alla realizzazione, bella zona industriale di Vallecupa, di un impianto a biomasse, alimentato a cippato, di quasi 6 megawatt.

 

Il comitato manifesta. Domenica mattina, dalle 10, il Comitato di Salute Pubblica ha organizzato un corteo di protesta contro il possibile insediamento dell’impianto. Mercoledì sera, a San Giovanni, c’è stato un incontro di preparazione alla manifestazione, durante il quale si sono radunati diversi cittadini, anche provenienti da centri limitrofi. Nella circostanza sono stati raccolti, in maniera spontanea dei fondi, che saranno utilizzati, dal comitato, sia per promuovere iniziative di protesta ulteriori che di impugnare al Tar (come ha annunciato anche il sindaco Pollastrelli), le autorizzazioni in possesso della Sagitta Immobiliare.

Sagitta organizza incontro. Nel tritacarne politico e mediatico, ovviamente, è finita la società Sagitta immobiliare Srl di Tortoreto, che sulla vicenda torna a prendere una posizione ufficiale, soprattutto in ordine alle autorizzazioni e annuncia un confronto pubblico sull’argomento, con la presenza di esperti, per lunedì 17 settembre (ore 18) nei locali del Baffo Rosso. L’iter autorizzativo” si legge in una nota della società, “ che ha portato ad ottenere le autorizzazioni uniche per la costruzione e l’esercizio di sei distinti impianti per la valorizzazione energetica della biomassa solida è stato complesso ed articolato in più fasi ed ha richiesto uno spazio temporale di oltre un anno. In particolare, nel mese di giugno 2011 è stata presentata in Comune ed in Regione Abruzzo una richiesta di chiarimento circa la procedura autorizzativa da adottare per la presentazione del progetto. A seguito di questo primo passaggio, la società ha iniziato i lavori di progettazione, i cui elaborati finali sono stati presentati nel mese di marzo 2012 alla Regione Abruzzo, e nel successivo mese di aprile 2012 al Comune di Colonnella ed agli altri enti coinvolti nel procedimento autorizzativo. Nel mese di maggio la Regione Abruzzo ha convocato apposita Conferenza dei Servizi per il mese di giugno, nella quale tutti gli enti coinvolti hanno espresso parere favorevole, per quanto di loro competenza, al rilascio delle autorizzazioni uniche.

Si tratta di un procedimento autorizzativo inconfutabile e regolato da norme comunitarie, nazionali e regionali. Naturalmente il primo cittadino è libero di annunciare e promuovere gli atti nelle sedi che riterrà più opportune, fermo restando la prevedibile insorgenza di responsabilità giuridiche ed economiche”. L’invito per l’assemblea tecnica di lunedì è stato esteso, ovviamente, ai sindaco Leandro Pollastrelli, all’On. Agusto Di Stanisalo (che sulla questione ha avviato una feroce battaglia), all’intero consiglio comunale, ai sindaci dei centri limitrofi (Martinsicuro, Controguerra, Corropoli, Alba Adriatica e Monteprandone), agli esponenti della Provincia di Teramo e della Regione) oltre ai comitati e alle associazioni attive sul territorio, che sulla vicenda si sono mobilitate. Per motivi organizzativi e di spazio è stata richiesta la partecipazione di un singolo rappresentante per ciascuna organizzazione.

Oltre ai rappresentanti della Sagitta Immobiliare Srl, interverranno professionisti qualificati in grado di approfondire nel dettaglio tutte le caratteristiche tecniche degli impianti, i rappresentanti del Consorzio Forestale dell’Appennino Centrale, il Prof. Ing. Livio De Santoli (ordinario di Fisica e Tecnica Ambientale presso l’Università “La Sapienza” di Roma) e i rappresentanti del WWF e di Legambiente. “ Ci auguriamo che nessuno dei protagonisti di questa singolare vicenda voglia mancare all’appuntamento”.

Vicenda Marconi. Sel: l’assessore deve dimettersi. “ Anche nella nostra provincia” si legge in una nota congiunta di Sel Val Vibrata e della federazione di Teramo, “ci troviamo di fronte a una situazione di conflitto di interesse, per l’attività dell’assessore nel campo delle energie rinnovabili. Questo dimostra ancora una volta la mancanza di rispetto delle regole da parte del centrodestra nonché la totale mancanza di trasparenza e legalità. Al fine di garantire l’imparzialità nello svolgimento della carica di assessore, che di fatto in questo modo verrebbe disattesa in quanto lo stesso è portatore di interessi di parte, è obbligatorio che Marconi si dimetta subito! La nostra posizione non è per fare una polemica, ma se vogliamo cambiare il metodo di amministrare la cosa pubblica, i primi che devono rispettare le regole sono proprio gli amministratori. Infine l’assessore Marconi ha dichiarato, sempre alla stampa, che ci sono altri politici, tramite i propri familiari, ad essere coinvolti in questa situazione oppure in società sempre dello stesso settore. Pertanto è necessario che dica pubblicamente chi sono questi personaggi al fine di fare chiarezza sull’intera faccenda”.

Verdi: no alle centrali. “A scanso di equivoci e male interpretazioni la nostra Federazione Ecologista”, spiega Giuliano Marsili, “ che raccoglie più di 20 sigle di associazioni ambientaliste, ha espresso un “no” secco alla realizzazione della centrale a biomasse di Colonnella e Controguerra. Il Consigliere Regionale Walter Caporale ha presentato un’interpellanza al Consiglio su questa questione. Il nostro movimento si batte da tempo contro il petrolio in Adriatico, l’estrazione del gas nel lago di Bomba, la salvaguardia dei parchi Abruzzesi, il centro Oli di Ortona, la soluzione dell’erosione senza distruzione degli ecosistemi marini, i grandi e impattanti parchi fotovoltaici e ultimamente anche contro lo stoccaggio del gas propano a Porto D’Ascoli, vincendo battaglie importanti come quella del III° traforo del Gran Sasso. il nostro movimento si è battuto anche a favore di aree protette e di impianti ecosostenibili, come il Parco Marino del Piceno, il mini eolico e idroelettrico applicabile anche agli acquedotti pubblici e ha espresso parere favorevole alla centrale a biomasse di Cortino e all’impianto a biomasse delle serre floreali di Martinsicuro, quindi non ha mai assunto posizioni pregiudizievoli nei confronti di società ed Enti solo a priori ma solo dopo un’attenta analisi dei sistemi. Le centrali a biomasse di Colonnella e Controguerra non sono ecosostenibili e utili al territorio”.