Ogni settimana poi almeno una volta 15,6 milioni di persone escono la sera o la notte, 8,4 milioni frequentano i centri storici del proprio comune o di comuni limitrofi, 4,3 milioni si recano nei luoghi della Movida e 6,1 milioni trascorrono le ore serali e/o notturne anche in pubblici esercizi.
Sono numeri da fenomeni di massa, ampi, capillari, coinvolgenti che animano le citta? italiane.
La movida è una grande risorsa per rendere la citta? vibrante, vissuta, profondamente umana, in grado di generare valore sociale, oltre che economico, e di operare come magnete di turisti e talenti.
In Italia qualcuno associa Movida a patologie sociali dell’eccesso e della sregolatezza che fanno paura; luoghi che sembrano beneficiare di una terra franca dove regna una sorta di sospensione della legalità? e dei controlli ignorando che i locali Italiani sono i più regolamentati e sicuri d’Europa.
Vivere le citta?, solcare le loro strade, averle piene di persone che fruiscono giorno e notte di spazi ed esercizi pubblici e? un obiettivo desiderabile per una buona qualità? della vita e per la crescita economica; le citta? relazionali sono quelle in cui si vive meglio, le più? sicure, le più? attrattive.
Le citta? blindate, spente, morte, prive o con pochissimi contesti pubblici in cui coltivare la relazionalità? sono regressive, insicure, piu? facilmente prede di subculture di strada votate all’illegalità?.
Sono queste le basi per cui continuiamo a lottare per far vivere e crescere la movida.
Il Silb e gli imprenditori della notte sono pronti a continuare ad investire in un settore, quello del divertimento, che è ormai un tassello importante dell’offerta turistica del territorio e sono aperti a qualsiasi tipo di dialogo per poter apportare suggerimenti e miglioramenti affinché le nostre città rimangano accese 24 ore al giorno.
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Presidente SILB-FIPE prov. Teramo
Gianpiero D’Angelo