Martinsicuro, danneggia l’abitazione di famiglia nonostante il divieto di avvicinamento: scatta l’arresto

Cerca di introdursi nella casa paterna, danneggiando porte e infissi e mandando in frantumi il parabrezza dell’auto della nipote.

 

E tutto questo nonostante, a suo carico, pendeva una misura cautelare di allontanamento dall’abitazione di famiglia, con divieto di dimora a Martinsicuro. I carabinieri della stazione della locale stazione, in esecuzione di una misura cautelare in carcere emessa del giudice del tribunale di Teramo Sergio Umbriano, hanno arrestato A.A. 49 anni del posto per atti persecutori. Il provvedimento è stato eseguito nelle ultime ore dagli uomini diretti dal luogotenente Antonio Romano (e coordinati dal tenente colonnello Emanuele Mazzotta).

 

L’uomo, dallo scorso aprile, era gravato da un provvedimento di allontanamento dalla casa familiare (e divieto di avvicinamento alle abitazioni e ai luoghi frequentati da padre, sorella e nipote) per via dei ripetuti comportamento violenti dei quali si era macchiato. Tutti atteggiamenti nati dal rifiuto degli stessi di dargli del denaro per i propri fabbisogni personali. Ordinanza del Gip, ulteriormente aggravata dal divieto di dimora e accesso nel territorio di Martinsicuro, che però non era stata rispettata.

 

L’ulteriore aggravamento della misura cautelare, è stata originata da un raid che il 49enne ha messo in scena nei giorni scorsi, quando nel cuore della notte ha cercato di introdursi nella casa paterna, mandano in frantumi la porta d’ingresso, danneggiando la serranda del balcone per poi sfogare il suo impeto d’ira sulla vettura della nipote. I familiari hanno immediatamente chiesto l’intervento dei carabinieri, visti anche i precedenti episodi, che successivamente hanno rintracciato l’uomo che nel frattempo stava sorseggiando una bevanda in un bar cittadino. Tutto il rapporto è stato poi trasmesso alla Procura di Teramo, che ha poi disposto l’arresto dell’uomo, richiuso nel carcere di Castrogno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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