Secondo il tribunale, indatti, la proroga del contratto a termine deve seguire il regime formale previsto per l’apposizione del termine e, dunque, deve essere comunicata per iscritto, anche per verificare le ragioni della proroga.
Nella situazione della signora Gabrielli, sarebbero stati invece violati i principi che regolano la fattispecie del contratto a tempo determinato. La prosecuzione tacita del rapporto di lavoro oltre il termine previsto dal contratto ha quindi automaticamente e di diritto trasformato il rapporto di lavoro tra la Gabrielli e la Provincia di Teramo in un rapporto a tempo indeterminato, con conseguente diritto della donna a ottenre il ripristino dello stesso rapporto.
“In riferimento all’Ordinanza con cui il Giudice del Lavoro di Teramo ha disposto – in attesa dell’esame di merito rinviato al 2013 – il reintegro di Rosella Gabrielli, la società, ritenendo del tutto infondati i presupposti di tale decisione, sta già attivando il ricorso al Tribunale di Teramo in composizione collegiale per reclamare avverso il predetto provvedimento e chiederne l’immediata revoca. La società ritiene che il giudizio di merito, che consentirà di verificare concretamente cosa è realmente accaduto, chiarirà l’estrema correttezza del suo operato avendo sempre assicurato a tutto il personale la piena parità di trattamento, attuando in ogni occasione procedure concordate con tutte le organizzazioni sindacali mediante la sottoscrizione di accordi formali”.