Giulianova. E’ pescarese d’origine ma giuliese d’adozione il nonno più longevo d’Abruzzo: Guido Cipollone oggi compie 107 anni. Nonno Guido è nato a Pescara il 4 agosto 1905, la sua famiglia abita nel borgo di Villa del fuoco (Madonna del Fuoco) e Guido rimasto orfano di padre già giovanissimo inizia a lavorare come garzone nella Farmacia ubicata sotto la casa di D’Annunzio in Corso Manthonè, ricorda bene il Vate perché quando tornava in riva all’Adriatico si faceva festa in casa D’Annunzio e lui da “guaglione” vi partecipava.
Finiti gli studi professionali va a lavorare nel pastificio Puritas di Pescara dove si ingegna nel far funzionare le macchine del pastificio, tale apprendistato dopo la guerra gli permetterà di ricostuire pezzo per pezzo, rendendole funzionanti, tutte le macchine del pastificio Rossi Tascioni di Scerne di Pineto.
Dopo avere svolto per diversi anni il mestiere di rappresentante per la ditta Verdenelli (ferramenta) di Pescara, decide di aprire una segheria industriale prima di andare in pensione negli anni 60.
Nonno Guido si sposò negli anni 30 con Matilde D’Emilio, della quale è rimasto vedovo nel 1990, ha 2 figlie ed un figlio tutti e 3 professori di matematica (ormai in pensione), 6 nipoti e 5 pronipoti (da 21 anni a 7 mesi). Ama la pastasciutta sempre con abbondante peperoncino, non disdegna il vino rosso o il bianco con la gassosa e, da abile enigmista, fino a poco fa si “spolpava” la Settimana Enigmistica dalla prima all’ultima pagina. Era molto abile nel preparare il Parrozzo di cui custodisce gelosamente la ricetta originale di D’Amico, suo amico in gioventù ed è tutt’ora lucido ed autonomo oltre a non prendere nessun farmaco per qualsivoglia patologia.
Tra gli aneddoti “politici” nonno racconta che negli anni 50 mentre tornava da Teramo verso Pescara venne fermato a San Nicolò da un nuvolo di persone che gli chiesero di accompagnare “il Senatore” a Giulianova poiché l’auto dell’illustre passeggero era rimasta in panne, mio nonno chiese chi fosse “il Senatore” e quando gli fu detto che si trattava di Leo Leone allora nonno Guido, di idee politiche avverse, ingranò la prima e alzando un bel polverone disse “il senatore Leone può andare a piedi!”.