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Atri, la ‘ragionevole sicurezza’ di Astolfi sulle scuole non rassicura i genitori

Atri. “Da circa un anno ormai abbiamo imparato a conoscere i termini che riguardano la sicurezza delle scuole che ospitano ogni giorno i nostri figli. Abbiamo recuperato documenti, imparato a leggere i dati ed a conoscerne il significato. Abbiamo, attraverso queste conoscenze acquisite, preso consapevolezza di quelle che sono le caratteristiche dei nostri edifici scolastici e di quanto siano distanti da quello che noi vorremmo per i nostri figli. Abbiamo lottato in questi mesi per far comprendere le nostre ragioni a chi ha il potere di decidere ma anche la responsabilità di proteggere”.

Così ha commentato Cinzia Di Luzio, il presidente del Comitato Genitori Scuole di Atri, spiegando che “in occasione dell’ assemblea pubblica da noi organizzata, che si è tenuta nella sera di lunedì 4 settembre, alla quale il sindaco Astolfi ha avuto il piacere di partecipare spontaneamente insieme all’assessore Ferretti, abbiamo finalmente capito qual è la causa delle incomprensioni avute finora con l’Amministrazione Comunale”.

“Ci siamo prodigati, dati alla mano, per dimostrare – spiega il presidente del Comitato Genitori Scuole di Atri – che i nostri figli vivono quotidianamente in condizione di pericolo negli edifici scolastici, scopriamo ora che esiste un differente concetto di sicurezza ovvero la ‘ragionevole sicurezza’, quella che consente ad un sindaco di tenere aperte le scuole nonostante indici di vulnerabilità molto prossimi allo zero, nonostante criticità importanti quali quelle della scuola elementare, nonostante problematiche decennali come quelle della scuola media, in virtù del fatto che non vi sia una soluzione alternativa. Ecco: durante l’assemblea il sindaco ha prodotto un importante ed innovativo contributo alle teorie sulla sicurezza strutturale e sulla sicurezza all’uso degli edifici scolastici coniando il termine di ‘ragionevole sicurezza’. Purtroppo, però, non è riuscito a spiegarci le fondamenta, né da quali dati sia desumibile tale sicurezza. Inutile allora preoccuparsi di impianti a norma, della resistenza di un edificio ad un eventuale sisma, della velocità e facilità di evacuazione, delle condizioni di disagio che i bambini potrebbero subire. Inutile, perché finché c’è una ‘Ragionevole Sicurezza’ il Sindaco decide di tenere le scuole aperte comunque, perché non ci sono alternative per sistemare i ragazzi: l’unica proposta che è stata avanzata, in via ufficiosa e non ancora ufficiale, è stata quella di riunire gli alunni della materna Amaltea con quelli della materna di Via Risorgimento nella struttura di Via Risorgimento, ottenendo così un soprannumero di bambini in una struttura sismicamente adeguata”.

“Inutile anche appellarsi alla responsabilità dei genitori, degli insegnanti e delle istituzioni nei confronti della tutela dei più piccoli, inutile cercare sinergia e comunione di intenti fra tutti per il perseguimento di un obiettivo che è fondamentale in ogni società civile ovvero la tutela dei bambini, inutile ostinarsi a sostenere che la vita è un bene supremo e che nessuno dovrebbe avere il potere di mettere qualcun’altro in una condizione di rischio, tantomeno i bambini.
Finché il Sindaco avrà la sua “Ragionevole Sicurezza”, tutte le nostre considerazioni saranno vane”, conclude la Di Luzio.