Teramo, rapporto sociale 2009: aumentano gli stranieri e i poveri

Rasicci_RenatoTeramo. Un forte aumento delle condizioni di povertà in provincia di Teramo. E’ quanto sostenuto dal rapporto del Centro Analisi Sociale, che ha elaborato alcuni dati riportati anche dal quotidiano economico Il Sole 24 Ore.

Si tratta dell’ente che periodicamente rileva i servizi messi a disposizione da istituzioni pubbliche, come gli enti di ambito sociale, i Comuni e la Provincia, ma anche da organismi sociali privati, come le associazioni di volontariato e le cooperative sociali.

Dallo studio è emerso che, tra le 107 province italiane, quelle abruzzesi sarebbero tutte nelle posizioni di coda della scala del reddito per contribuente. La meno colpita è la provincia di Pescara. Maglia nera, invece, per Teramo, dove si vive con circa 12mila euro a persona, con una variazione negativa del 3,7% rispetto al 1999.

Si raggiungono i 16mila euro nel capoluogo, mentre nelle piccole realtà urbane  le condizioni di vita appaiono molto più critiche. Un esempio è costituito da Valle Castellana, i cui abitanti denunciano in media circa 7mila euro. Nelle altre province, la situazione è anche peggiore.

A livello demografico, invece, il rapporto conferma il dato che vede in provincia di Teramo una popolazione in netta crescita. Le ragioni sono da ricondurre ad un saldo migratorio consistente e sempre positivo. Quasi il 7% della popolazione residente nel territorio provinciale è, infatti, costituito da stranieri, soprattuto di nazionalità albanese, rumena e cinese.

Grazie alla presenza massiccia di stranieri di età compresa tra i 14 e i 44 anni (63% del totale), secondo l’ultima rilevazione Teramo presenta anche un indice di vecchiaia inferiore a quello di tutte le altre province abruzzesi.

“Abbiamo sentito l’esigenza di redigere e pubblicare il Rapporto entro l’anno in corso” spiega a riguardo il vice presidente della Provincia, Renato Rasicci, “così da predisporre una base di dati utile per affrontare in modo più critico e ragionato le attività da svolgere nel prossimo anno”.

 

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