La collina di Contrada Marina continua a scivolare verso valle. Lo smottamento è stato evidente anche in questa torrida estate, senza piogge.
Negli ultimi due mesi una parte del costone collinare si sarebbe mosso di circa 20 centimetri. Ed è quello sottostante l’albergo Colle del Mare, la struttura fatta evacuare recentemente e che ospitava alcune famiglie in cerca di una casa. In quella zona già altre 5 famiglie hanno dovuto lasciare le loro abitazioni perché considerate ormai inagibili. Un edificio è già imploso in parte e non manca molto perché crolli del tutto.
A Mosciano l’amministrazione comunale, i vertici regionali della protezione civile hanno incontrato gli abitanti di Contrada Marina, i residenti del Villaggio Orsini che si trova immediatamente a ridosso della linea di smottamento creata dal grave dissesto idrogeologico.
Dall’incontro è emerso che i soldi previsti per far fronte al problema, poco più di un milione di euro, non verranno più spesi per la realizzazione di un piano di palificazione. Il progetto, secondo gli esperti sarebbe del tutto inutile e non risolverebbe il problema.
“Da quello che ci è stato detto”, dice Armando Pomante, residente in Contrada Marina, “i soldi verranno utilizzati per creare una rete di canali di deflusso di acque di falda e piovane per far fronte al dissesto idrogeologico. Qui di insediamenti urbani non è più il caso di parlarne”.
La questione è seria e rischia di aggravarsi con le piogge invernali. I geologi hanno sistemato in diversi punti dei pozzetti di ispezione per monitorare la situazione costantemente.
Sotto osservazione anche un lago artificiale che si trova alle spalle del movimento franoso. Ma dagli accertamenti, grazie all’uso di liquidi di contrasto e traccianti, il piccolo bacino non rappresenta una minaccia. Le sue acque scaricherebbero direttamente nel torrente Salinello. La gente del posto comunque è preoccupata. E chi ha dovuto abbandonare la propria casa ha chiesto a ditte specializzate dei preventivi per l’abbattimento degli immobili inagibili.
Intanto, i segni dello smottamento sono sempre più evidenti. Le crepe si dilatano e porzioni di terreno sprofondano sempre più.