Lo ha dichiarato Giuseppe Olivieri, presidente dell’associazione degli operatori turistici rosetani, precisando che “si tratta di una flessione delle presenze turistiche di circa il 20% per cento a Roseto, dati che sono più o meno in linea con le altre località della costa teramana, situazione attenuata dai fine settimana sempre più di moda con provenienza di turisti dalle località e regioni più vicine. Indubbiamente, come ha commentato l’Assessore regionale Giovanni Lolli in una recente intervista, anche le recenti calamità hanno contribuito all’attuale situazione di difficoltà, senza dimenticare alcune vicende locali che potrebbero aver influito negativamente sui numeri del turismo rosetano come, ad esempio, i divieti di balneazione o i parcheggi a pagamento, rivelatisi sicuramente utili ma la cui attivazione nel bel mezzo dell’estate ha creato non pochi problemi a residenti e turisti. Ma se queste considerazioni sono senz’altro veritiere bisogna anche dire che, con le temperature che si sono avute in quest’estate da record, si sarebbe potuto senz’altro fare di piu’ in termini di presenze. Soprattutto se avesse funzionato meglio l’organizzazione della promozione dell’Abruzzo, del teramano ed anche di Roseto, che troppo spesso continua a perdersi in iniziative minori e di piccolo cabotaggio invece di puntare in alto utilizzando nel modo migliore le pur scarse risorse disponibili”.
Per Olivieri “sarà importante, a fine stagione, avviare una riflessione a tutto campo tra le istituzioni e gli operatori affinchè si pongano finalmente le basi per un vero e proprio rilancio, innanzitutto d’immagine, dell’Abruzzo e, nel nostro caso, del turismo balneare di Roseto e del teramano, con iniziative serie e concrete per non essere continuamente scavalcati da altre realtà italiane che, realisticamente, sia come servizi che come accoglienza e potenzialità sono certamente inferiori alla nostra regione. E’ infatti giunto il momento di domandarsi per quali motivi il nostro territorio non riesce a decollare come potrebbe in chiave turistica, una riflessione doverosa per trovare le giuste soluzioni con un programma organico e fattibile da redigere in tempi brevi e da poter applicare già per la prossima stagione balneare. Una pianificazione che tenga conto, ad esempio, delle potenzialità in termini turistici oltre che ambientali della Riserva del Borsacchio che necessita dell’immediata approvazione del Piano di Assetto Naturalistico e di un programma pluriennale di sviluppo da preparare”.
Secondo gli operatori rosetani “il settore turistico deve essere sempre più considerato il settore trainante per l’intera regione, una vera e propria industria dell’ospitalità e dell’accoglienza che necessita di finanziamenti agevolati per investimenti, di una de-tassazione per incentivare nuovi interventi, di una seria e concreta programmazione evitando sperpero di denaro pubblico per iniziative inutili in modo da concentrare le scarse risorse disponibili per progetti realmente utili, a partire da una vera e propria campagna promozionale per far conoscere le bellezze, l’enogastronomia e le strutture all’avanguardia presenti in Abruzzo”, conclude Olivieri.