Lo ha denunciato una residente del Centro Storico di Atri, “stanca di passare le nottate con finestre e porte sbarrate a temperatura di quaranta gradi per cercare di dormire. Oramai il Centro Storico di Atri è diventato invivibile, tutti possono permettersi di tutto senza nessuna regola e senza nessun rispetto per le persone che vi abitano”.
“Il Centro Storico – aggiunge – non è solo abitato da vecchi rimbambiti rincitrulliti e rincoglioniti (che per altro avrebbero il sacrosanto diritto di riposare), ma anche da persone che il mattino devono recarsi al lavoro. Tutto questo passa inosservato a chi dovrebbe vigilare, dare delle regole, preservare i monumenti storici da inquinamento acustico dovuto all’altissimo volume della musica. (il volume è così alto che vibrano vetri e balconi in case già lesionate dal terremoto)”.
“Ci aspettano ancora serate di musica e karaoke. E poi dicono che Atri è morta…… Più viva di cosi!”, conclude sarcastica la ‘vecchia abitante di uno dei più bei Centri Storici d’Italia’.