Per l’associazione dei consumatori teramana, infatti, dopo l’emanazione dell’accordo tra Ministero e Associazione degli editori del 22 giugno scorso e la prima doccia fredda del 10 luglio quando, invece, venivano limitati i beneficiari dell’iniziativa solo ad una determinata fascia di reddito, le domande avrebbero dovute essere presentate in maniera autonoma, con un’autocertificazione on line entro il 25 luglio.
Così, oltre al fatto che il sito è rimasto inagibile per qualche tempo, è stato difficile per tanti possibili beneficiari, molti dei quali ancora ospiti in strutture ricettive o case in affitto, venire a conoscenza delle nuove direttive che prevedono oltre alla certificazione dell’inagibilità della propria abitazione, anche un reddito complessivo inferiore a 32 mila euro secondo il modello Isee.
Da qui, dunque, la richiesta di riaprire i termini, in modo da consentire ad un numero maggiore di persone che possono averne diritto, di presentare la domanda e poter usufruire del servizio.