Oltre dieci le scuole con una soglia che non supera lo 0,3, Molinari per prima con indici bassissimi poco sopra lo 0,1, e solo due scuole, micronido (0,953) e Zippilli (0,83) con valori accettabili.
Perché, secondo quanto indicato dal commissario straordinario per la ricostruzione, su sollecitazione dello stesso sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi, che gli aveva chiesto i valori minimi entro i quali poter considerare le scuole sicure, la soglia degli edifici che rientrano nel cratere – Teramo compresa – deve essere pari a 1.
Cosa accadrà ora, dunque? Difficile, infatti, pensare che potranno restare aperte le sei scuole con valore inferiore allo 0,2, nonostante il primo cittadino abbia già più volte ribadito che a settembre si ricomincerà con la stessa situazione lasciata a giungo.
I finanziamenti per l’adeguamento di parte delle scuole teramane, infatti, dovrebbero arrivare dai fondi pluriennali di cui però il Governo non ha ancora dato notizia.
link per accedere alle schede tecniche delle verifiche effettuate negli ultimi 15 plessi scolastici http://www.comune.teramo.it/index.php?id=48&itemid=1027