“La dimensione del dissesto”, ha dello il presidente dell’Ance Raffaele Falone, “richiederebbe l’utilizzo dei canali emergenziali per ridurre i tempi di intervento e che i 400 mila euro dovrebbero essere utilizzati immediatamente per affidare i lavori in somma urgenza”.
“Le procedure ordinarie d’intervento”, ha detto Serafino Pulcini, ex presidente dell’Ance, nonché geologo, invitato all’incontro insieme all’ingegnere Massimo Marini, “sono spesso condizionate dalla scarsità di risorse che invece dovrebbero essere adeguate sin dalla fase dell’indagine geologica al fine di ottenere un ampio quadro conoscitivo in grado di ricercare la migliore soluzione possibile; su quel sito si era già intervenuti in passato”.
Particolarmente accalorato l’intervento del Consigliere Ance, Luciano Cioci, residente a Canzano e già presidente della Cassa Edile che, dopo cinque mesi dall’inizio dell’evento ha detto di assistere , “con sconforto all’assenza di una soluzione provvisoria ed osserva il crescente malessere personale e dei suoi concittadini che temono un inaccettabile procrastinarsi dei tempi per il ritorno alla normalità”.