Il presidente delle Guardia Ambientali d’Italia della provincia di Teramo, Gaetano Ercole, prende posizione contro gli Atc teramani.
“L’ultima iniziativa dei Presidenti degli AATTC Vomano e Salinello, tesa ad affossare il piano di controllo della popolazione di cinghiali predisposto dalla regione Abruzzo, vanificando il lavoro svolto per la sua predisposizione e l’efficacia attesa, è naufragata miseramente per il provvedimento adottato dal TAR L’Aquila di rigetto della richiesta di sospensione formulata dagli stessi e di conseguenza – dice – Noi G.A.DIT, non possiamo far altro che condividere e sostenere la richiesta di dimissioni dei vertici ATC Vomano e Salinello espresse dalle associazioni ArciCaccia, EnalCaccia, Liberacaccia e Urca”.
“Tale presa di posizione – prosegue – è giustificata anche dalle divisioni e dalle spaccatura provocate nel mondo venatorio, dalla gestione degli attuali vertici degli AATTCC che si sono dimostrati sordi alle indicazioni ed alle offerte di leale collaborazione che in più circostanze abbiamo formulato tenendo in considerazione gli aspetti e gli effetti provocati sull’ambiente, sull’agricoltura e sulla pubblica incolumità”.
“Noi riteniamo che per l’importanza che rivestono, gli ATC che gestiscono cospicui fondi pubblici, meritino una guida diversa che ascolti tutti gli attori e che si adoperi seriamente per una gestione che possa portare risultati positivi e concreti e, magari solo allora, esporli nel corso di incontri pubblici aperti a tutti e non solamente ad un pubblico amico e compiacente” E conclude: “Chiediamo con fermezza, che la Regione Abruzzo verifichi approfonditamente l’operato degli A.T.C. teramani e si adoperi affinché la gestione di tali Enti con finalità pubbliche , sia svolta con l’intelligenza del buon padre di famiglia, in modo da evitare, per il futuro, che modalità non appropriate, facciano diventare parti della società civile estranea al “mondo venatorio” vittime dello stesso”.