I rifiuti parlano, hanno memoria e lasciano tracce, molto spesso indelebili. E così a volte è facile risalire all’identità di chi quei rifiuti li ha abbandonati.
E’ quanto fatto dalle guardie ambientali del Gadit che nelle ultime ore hanno trovato alcuni elementi nei sacchi della spazzatura abbandonati dell’area ex Saig che hanno permesso di identificare gli incivili.
La zona in questione, a ridosso del fiume Tordino, presenta più di una discarica abusiva. Un’area di oltre un ettaro con cumuli e cumuli di pattume. Due le persone per il momento identificate.
“Naturalmente”, ha spiegato l’assessore all’ambiente Fabio Ruffini, “procederemo di conseguenza. Resta il fatto che nonostante le multe, tante e riguardanti persino personaggi insospettabili, e le numerose denunce all’autorità giudiziaria, la mala pianta dell’inciviltà e dell’imbecillità continua a crescere. Di certo l’educazione ambientale, che tanta parte ha avuto e continua ad avere nella stragrande maggioranza dei cittadini consentendo così a Giulianova di conquistare il primato della differenziata in Abruzzo tra le località con più di 20 mila abitanti, non giova a chi mostra una suprema indifferenza di regole elementari di civiltà e rispetto per il territorio”.
L’assessore Ruffini è comunque certo che prima o poi quelli che hanno trasformato l’ex Saig in una pattumiera a cielo aperto verranno tutti identificati e pagheranno in sede civile e penale per ciò che hanno combinato. Intanto, ci sarà un giro di vite sui controlli che verranno aumentati nei prossimi giorni in sinergia tra polizia municipale e guardie ambientali con l’ausilio di tecnologie specifiche.