Teramo. È una storia di abusi quella che vede protagonista un minorenne del Teramano, che era stato affidato ad una struttura di accoglienza della provincia perché era stato violentato da tre adulti. Ora, lo stesso minorenne sarebbe stato ancora una volta vittima di abusi, questa volta da parte di un coetaneo.
Il legale di fiducia, l’avvocato Danilo Consorti, chiede che il ragazzino (con diverse problematiche di tipo psicologico-emotivo), prossimo alla maggiore età, possa tornare in famiglia. Nel frattempo sulla vicenda sono stati aperti due fascicoli, uno al tribunale per i minorenni dell’Aquil,a relativamente alla violenza compiuta dal minorenne anche lui ospite della struttura di sostegno, l’altro dalla procura di Teramo affinché stabilisca le eventuali responsabilità di chi gestisce l’istituto.
Il minorenne, insieme alla sorella, nel 2008 era stato vittima di morbose attenzioni sessuali da parte di tre adulti, ora a processo (nuova udienza il 5 luglio prossimo). Dopo essere stati affidati alla zia, il maschietto era finito in istituto e qui, alcune settimane fa, avrebbe subito attenzioni sessuali da parte di un coetaneo, anch’egli ospite della struttura di accoglienza.
“E’ opportuno chiedersi quanto male ancora la società civile debba infliggere a questi due fratellini” commenta duramente l’avvocato Consorti. “Siamo certi che se l’estrazione sociale dei genitori non fosse così umile e modesta si sarebbe adottato un atteggiamento diverso visto che esercitare il potere con le persone deboli è uno ‘sport’ molto praticato”.
Il minorenne chiede con insistenza di tornare a casa e di riabbracciare mamma e papà.