Da qui, la proclamazione dello stato di agitazione, a seguito del quale i sindacati di Cgil, Cisl e Uil, hanno inoltrato, alla Commissione di garanzia, una richiesta di attivazione delle procedure di conciliazione e raffreddamento. Mancano poco più di due settimane alla scadenza dei contratti (30 giugno) e la situazione si fa sempre più critica. A nulla sono servite le parole del presidente della Provincia, Valter Catarra, che nei giorni scorsi aveva voluto fare chiarezza sulla questione, annunciando concorsi pubblici entro la fine dell’estate. Nel frattempo, è attesa per la prossima settimana la convocazione del Consiglio Provinciale, nel quale si discuterà proprio di Teramo Lavoro, come richiesto dallo stesso presidente Catarra.
Le precisazioni della Provincia di Teramo. In riferimento alla nota inviata dai sindacati – con i quali è aperto un tavolo per la risoluzione dei problemi riguardanti la società in house, un tavolo che dopo l’incontro di lunedì scorso è già stato riconvocato per martedì 19 giugno – si fa presente che i ritardi nell’erogazione degli stipendi riguardano esclusivamente il settore Lavoro e i dipendenti della Teramo Lavoro pagati con il Fondo Sociale Europeo.