Giulianova. Tolleranza zero alle frodi alimentari sul pescato. È questo l’obiettivo dei controlli effettuati in questi giorni dal personale della Guardia Costiera di Giulianova per verificare il rispetto delle normative nazionali e europee in materia di cattura, commercializzazione, somministrazione e detenzione dei prodotti della pesca.
Nella fitta rete degli accertamenti è finito così un ristorante che deteneva quasi un quintale di prodotto ittico vario, in gran parte costituito da tonno, polipi e seppie, sprovvisto di qualsiasi documento commerciale che ne attestasse la provenienza ai fini della tracciabilità.
I militari dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Giulianova hanno pertanto sequestrato il pesce e contestualmente attivato l’intervento del Servizio Tecnico e Veterinario dell’ASL di Teramo, che ha disposto la chiusura del locale dove erano allocati e stipati i prodotti ittici per violazione della normativa igienico-sanitaria.
I controlli effettuati in materia di pesca hanno altresì interessato la fase della cattura del pescato e, precisamente, la verifica del quantitativo massimo consentito di vongole catturate da parte di alcuni motopescherecci appartenenti alla marineria locale che è risultato essere superiore di 200 chili e che è pertanto stato anch’esso sottoposto a sequestro.
Massima attenzione, infine, anche alla pesca ricreativa effettuata a bordo di unità da diporto da parte di praticanti che, pur di assicurarsi le più disparate e pregiate specie ittiche, si spingono ben oltre i limiti di navigazione dalla costa consentiti (6 o 12 miglia nautiche a seconda che la navigazione sia svolta senza o con patente nautica).