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Cerrano, scoperto nelle acque dell’Amp il raro “bottone blu” FOTO

Pineto. E’ stata trovata mercoledì scorso nelle acque dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano. Si tratta di ‘Porpita Porpita’, un’ hydrozoa invertebrata, la cui struttura è data da un corpo centrale di forma rotonda, dal quale si irraggiano dei tentacoli simmetrici.

L’organismo è noto anche con il nome di bottone blu, per via delle piccole dimensioni e della particolare colorazione. Il suo diametro totale, infatti, tende a non superare i 2,5 centimetri

Il corpo centrale racchiude un gas che ha la funzione di tenere a galla l’invertebrato. I tentacoli, che hanno una colorazione che varia dal giallo al turchese, sono urticanti al contatto, ma la puntura di Porpita Porpita non è letale per l’uomo. Il bottone blu fluttua nelle acque marine, spinto sia dalle correnti che dal vento. Essendo una specie che tende a formare colonie galleggianti, spesso viene avvistata in grandi gruppi. Ad esempio non è infrequente rinvenire intere famiglie di questi sulla spiaggia, a seguito di violente mareggiate.

Questa hydrozoa trova nel Mediterraneo il suo habitat ideale: si adatta infatti a una temperatura dell’acqua che varia dai 1,4° ai 28,7° Celsius. Tuttavia, il bottone blu abita anche gli oceani: la sua presenza è stata segnalata nel Golfo del Messico, nelle acque neozelandesi, e nell’Atlantico nord-occidentale. Ciononostante, avvistarla nel mare Adriatico è un evento inusuale.

L’esemplare rinvenuto nell’AMP Torre del Cerrano ha una colorazione bluastra. Attualmente, non vi sono notizie relative la presenza di una colonia appartenente a questa specie.

La segnalazione è avvenuta in prossimità del Lido Itaca, a poche decine di metri dalla Torre di Cerrano, proprio nel cuore dell’Area Marina Protetta, la cui ricchezza biologica di arricchisce, dunque, di un nuovo affascinante elemento.

Non è il primo avvistamento particolare nella zona, infatti, alcuni mesi fa è stato ritrovato un pesce luna di notevoli dimensioni. E a 300 metri dalla riva, diversi appassionati di pesca sportiva ed immersioni, segnalano la presenza di barracuda e pesci balestra.

Le temperature del Mare Adriatico aumentano (negli ultimi anni di almeno un grado) e la fauna che ospita si sta trasformando, iniziando ad ospitare specie che fino a pochi anni fa vivevano esclusivamente in mari più caldi se non addirittura tropicali.