Proposte concrete per rendere più sicura la movida estiva lungo la costa teramana. Sono quelle lanciate da, in una nota, da Gianpiero D’Angelo presidente Silb (associazione italiana imprese di intrattenimento da ballo e di spettacolo) della provincia di Teramo, che apre con una riflessione sulla liberalizzazione degli orari di apertura dei pubblici esercizi.
“Già lo scorso anno” spiega D’Angelo “si tentò di mettere d’accordo i comuni della costa teramana ad adottare lo stesso orario di chiusura delle attività ed evitare così l’esodo dei ragazzi da un comune all’altro. L’iniziativa, però, non venne ben recepita da qualche sindaco poco sensibile all’argomento. Questo fenomeno di transumanza aumenta il rischio di incidenti stradali, patenti ritirate e mette in difficoltà i gestori di locali che devono chiudere in anticipo rispetto ai loro colleghi dei comuni limitrofi più permissivi. Eppure basterebbe copiare da quei comuni virtuosi dove la vita notturna cammina a braccetto con i balneatori, albergatori e con chi sceglie le nostre località per riposare. Gli imprenditori dell’intrattenimento sono pronti e disponibili a contribuire alla riqualificazione ed al rilancio della costa e, più in generale, del nostro territorio ma per investire hanno bisogno di regole e certezze per il futuro delle loro aziende e del loro modo di fare impresa”.
Esempio positivo è quello del comune di Giulianova. “Bisogna dare atto all’assessore al turismo Archimede Forcellese di aver svolto un ottimo lavoro, dando il giusto peso alla problematica, attivandosi già nei mesi invernali e facendosi supportare da tecnici validi in materia di sicurezza ed acustica. Auspichiamo che si possa tracciare una linea guida tale da poter uniformare lo svolgimento degli intrattenimenti musicali in egual modo su tutti i comuni della costa teramana, agevolando così una sana e costruttiva concorrenza tra i commercianti, oltre a migliorare la sicurezza stradale limitando il passaggio dei giovani a tarda notte da un comune all’altro”.
Proprio a questo proposito, il Silb ha già lanciato una campagna di Movida sicura siglando un accordo di codice etico di autoregolamentazione per la sicurezza stradale promosso dal prefetto Valter Crudo e dal questore Amalia Di Ruocco e che vede la collaborazione della polizia stradale, i locali del mondo della notte e tutte le associazioni di categoria. “Questo codice” spiega ancora D’Angelo “punta a sensibilizzare i giovani sugli effetti che alcol e droga hanno sul loro fisico e ad incentivare la sicurezza stradale orientando i giovani alla cultura della responsabilità e della legalità”.
Nei locali aderenti verrà individuata un’area dove sarà possibile assistere ad alcuni video ed ascoltare il personale della stradale che informerà gli utenti sulle varie normative, chiedendo di designare un guidatore. Chiunque potrà sottoporsi al test dell’etilometro ed il guidatore designato sarà munito di un braccialetto di riconoscimento che gli permetterà di accedere gratuitamente nei locali aderenti e di bere analcolico. I primi due incontri si sono avuti sabato sera, con gli studenti del Liceo Classico “Delfico” e scientifico “Einstein”, in piazza Martiri della Libertà a Teramo, dove i ragazzi si sono radunati per prendere un autobus messo a disposizione dal Comune di Teramo e dalla Baltur per recarsi in discoteca. Stessa cosa, domenica sera, davanti la discoteca Molikè di Colleranesco.
I giovani sono stati sensibilizzati sulla problematica della sicurezza stradale guardando filmati esplicativi su incidenti e visionando anche un’autovettura incidentata parcheggiata dinanzi al locale.
I poliziotti hanno risposto alle loro domande ed hanno misurato il tasso alcolemico prima che entrassero in discoteca. Molti ragazzi sono rimasti stupiti di aver già superato i limiti perché pensavano di aver bevuto poco o niente. Ed invece ….
Nei mesi scorsi altre due iniziative simili erano state tenute presso la discoteca 10.IT di Teramo.
“Chiediamo una maggiore attenzione sull’argomento da parte delle amministrazioni” conclude la nota del Silb “evitando deroghe ad personam che potrebbero esporre gli esercenti a sanzioni amministrative e penali. Chiediamo una più attenta supervisione delle autorità comunali addette al controllo al fine di tutelare la tranquillità dei residenti e dei turisti. Lavorare nel rispetto delle regole aumenta la voglia di competizione tra i commercianti e la loro produttività oltre a migliorare il servizio turistico-ricettivo della nostra meravigliosa costa”.