In una circostanza aveva fatto una video chiamata all’ex compagna facendole vedere delle pistole, che solo poi si è scoperto fossero giocattolo. Tutto per riallacciare un legame sentimentale che oramai era finito.
Ancora un caso di stalking in Val Vibrata, a Martinsicuro nel caso specifico. Nelle ultime ore, infatti, i carabinieri della stazione di Martinsicuro, diretti dal luogotenente Antonio Romano, hanno arrestato un uomo del posto di 56 anni. Nei suoi confronti è scattata una misura cautelare in carcere firmata dal Gip del tribunale di Teramo, Antonio De Rensis, sulla base di una richiesta avanzata dal sostituto procuratore Greta Alosi, titolare dell’inchiesta. L’uomo è accusato di atti persecutori commessi tra Martinsicuro, Alba Adriatica e Tortoreto da marzo ad oggi.
L’uomo, dopo la separazione dalla consorte, aveva dato avvio ad una vera caccia all’ex. Tampinandola con telefonate e messaggi insistenti. La seguiva, si appostava sotto casa. L’avrebbe minacciata di morte, con continue molestie e inseguimenti.
In alcune occasioni, l’aveva addirittura bloccata per strada ponendosi davanti all’autovettura della donna, costringendola a fermarsi, inscenando sceneggiate, con la scusa di chiedere spiegazioni ed allo scopo di farla ritornare con lei, ovvero arrivando a minacciare il suicidio, qualora non fosse ritornata a casa con lui. Una volta è arrivato addirittura a farle una video chiamata con la quale la minacciava mostrandole anche delle pistole, risultate poi essere giocattolo.
Una situazione insostenibile per la donna, preoccupata dall’escalation e dal carattere irascibile dell’uomo, che in uno dei tanti appostamenti l’aveva schiaffeggiata mandandola anche in ospedale.
Il caso è stato segnalato ai carabinieri e la Procura, dopo l’esame degli atti, ha disposto nei confronti dell’uomo un ordine di custodia cautelare in carcere.