Non è soltanto la vicenda dei turni a scatenare l’ira dei sindacati che ribadiscono alcuni reparti già lavorano a ciclo continuo anche la domenica ma bensì nella proposta aziendale ci sarebbero deleghe normative e contrattuali “che nulla c’entrano con la questione del ciclo continuo”.
Quindi Cgil, Cisl e Uil proclamano la stato di agitazione con lo sciopero a partire da domenica 2 luglio e richiedono “la revoca dell’ordine servizio unilaterale” che partirà proprio il 1 di luglio. Sindacati e dipendenti si dicono pronti a “ragionare per individuare le giuste soluzioni ai problemi purché lo si faccia nel rispetto reciproco, escludendo toni paternalistici ed arroganti che non aiutano“.
La nota della Gelco per i sindacati sarebbe un “maldestro tentativo di voler utilizzare i media per creare un clima di ostilità da parte dell’opinione pubblica contro le legittime posizioni assunte dalla mestranze e dal sindacato in merito alla proposta aziendale di introdurre un certo tipo di turnazione”. Inoltre l’azienda ha raggiunto, come ha già ribadito, risultati importanti anche a “maestranze serie, responsabili ed estremante competenti sul lavoro”.
Quindi una rottura non dovuta alla “volontà dei lavoratori ma all’atteggiamento dell’azienda. “Durante ogni passo della discussione si è posta con estrema arroganza intimando, in ogni occasione e fin dal momento in cui ha sottoposto la sua idea di nuovo modello di organizzazione del lavoro, che ‘o si firma l’accordo oppure imporremo il nostro ordine di servizio’. E’ evidente che su queste basi e con questi presupposti ogni tentativo da parte del sindacato di fare sintesi si è vanificato”.
Al dialogo interrotto i sindacati rispondo con stato di agitazione e sciopero.