Atri. La città di Atri dal primo luglio ritrova tre spazi prestigiosi e importanti sinora chiusi per restauri e per i danni provocati dal sisma.
Verrà riaperta, ma solo per essere visitata, la Cattedrale, giudicata inagibile a seguito delle scosse di agosto 2016 e gennaio 2017. Riaperti anche per le visite la chiesa di San Francesco e il Museo Archeologico chiusi per lavori di restauro e ampliamenti da molti anni. Tornano quindi accessibili questi due significativi luoghi della città che potranno essere visitati anche seguendo uno specifico percorso che è stato stilato e che dal 1 luglio al 10 settembre, tutti i giorni, permetterà a turisti e cittadini di scoprire i siti monumentali di maggiore interesse della città ducale.
Le riaperture riguardano tre edifici dall’alto valore storico, artistico e culturale che richiamano, ogni anno, numerosi visitatori. Il Duomo, ovvero la basilica di Santa Maria Assunta, concattedrale della diocesi di Teramo-Atri, che è uno dei simboli dell’Abruzzo. Dal 1899 considerato monumento nazionale con all’interno i preziosi affreschi di Andrea De Litio.
La Chiesa di San Francesco è uno dei principali monumenti della città di Atri e si trova lungo corso Elio Adriano, imponendosi con la sua scenografica scalinata. S’ipotizza essere stata la prima chiesa in Abruzzo dedicata a San Francesco d’Assisi in quanto Filippo Longo, uno dei suoi discepoli più fidati, era originario proprio di Atri. Il Museo Archeologico si trova in un complesso di edifici settecenteschi e si compone di tre sale: la prima è un omaggio alla figura e all’opera dell’Ing. Vincenzo Rosati e ospita numerosi reperti archeologici recuperati dall’eminente studioso atriano. La seconda è dedicata alla Preistoria del territorio abruzzese. Nell’ultima sala sono esposte due sepolture integre scavate nei primi del ‘900. I corredi, in prevalenza femminili e infantili, sono databili ai primi tre quarti del VI secolo e provengono da 22 sepolture scavate nelle necropoli di Atri, Colle della Giustizia e Pretara. Nel museo Archeologico, al piano superiore, dal primo luglio ci sarà il nuovo allestimento del Museo degli Strumenti Musicali.
Il percorso di visite alla città, appositamente studiato e reperibile nel Punto Informativo, prevede la partenza dalla Villa Comunale per proseguire al Museo Archeologico e Museo degli Strumenti Musicali, quindi il Museo Capitolare, la Chiesa di Santa Reparata, la Cattedrale di Santa Maria Assunta, il Teatro Comunale, l’Auditorium Sant’Agostino, la Chiesa di San Francesco, il Palazzo Acquaviva e le scuderie ducali, la Chiesa di Santa Chiara, la Chiesa di San Nicola, il Belvedere Vomano, la Chiesa di San Giovanni Battista (San Domenico), i resti del Teatro Romano, il Museo Civico Etnografico, l’Antica Filanda, la Riserva Naturale dei Calanchi di Atri e il Museo all’aperto di Casoli Pinta.
I siti monumentali di Palazzo Acquaviva e le Scuderie Ducali, il Teatro Comunale, la Cattedrale, la Chiesa di San Francesco, il Museo Archeologico e il Museo degli Strumenti Musicali saranno aperti anche in orari serali, in particolare, dalle 21 alle 23.
“Aspettavamo con ansia la riapertura di questi tre importanti siti – commenta l’assessore alla cultura e al turismo al comune di Atri, Domenico Felicione – il sisma ci aveva privato della possibilità di godere della bellezza del Duomo, mentre i restauri e gli ampliamenti non rendevano visitabili la Chiesa di San Francesco e il Museo Archeologico. Sono certo saranno in tanti i visitatori che vorranno scoprire o riscoprire questi tesori artistici, per questo abbiamo predisposto un percorso specifico con uno slogan significativo: “Fascino nella storia, spettacolo della natura e passione per la Cultura in Atri”, elementi questi che rappresentano appieno la nostra città”.
“Siamo molto orgogliosi di essere riusciti nell’intento di restituire alla città e ai turisti questi siti – commenta il sindaco di Atri, Gabriele Astolfi – il Duomo necessita ancora di lavori, ma ora non è precluso l’accesso al pubblico e anche quest’anno sarà rinnovato il rito dell’apertura della Porta Santa il prossimo 14 agosto. Lo stesso vale per la Chiesa di San Francesco e il Museo Archeologico i cui lavori non sono terminati, ma tornano a essere visitabili. Ho deciso di firmare l’apposita ordinanza di riapertura del Duomo e della Chiesa di San Francesco, sostenendone gli oneri, oltre che del Museo Archeologico, perché queste chiusure rappresentavano un enorme danno per la città, per gli operatori economici e per i turisti. Ringrazio la Sovrintendenza, Sua Eccellenza Monsignor Michele Seccia, Vescovo di Atri-Teramo e il Parroco Don Giuseppe Bonomo per aver lavorato al raggiungimento di questo importante obiettivo”.