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Proventi illeciti: scatta il maxi-sequestro di case e società tra Alba, Martinsicuro e Bellante

Sequestrato il patrimonio immobiliare di un imprenditore pugliese, da anni radicato nella provincia di Teramo.

 

Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona, su disposizione dal Procuratore Distrettuale presso il Tribunale de L’Aquila, ha sottoposto a sequestro il patrimonio valutato in oltre 4,5 milioni di euro in possesso di F.R., 58 anni, originario di Lucera.

L’uomo residente a Martinsicuro e implicato in vicenda che vanno dall’usura, estorsione, gioco d’azzardo, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, prostituzione, nonché indiziato di trasferimento fraudolento di valori è stato fatto oggetto di apposito provvedimento di sequestro preventivo patrimoniale disposto dal Tribunale di Teramo concernente diverse unità immobiliari e numerose società nelle province di Teramo, L’Aquila, Rimini, Roma, Ascoli Piceno e Macerata.

Sequestri sono stati effettuati ad Alba Adriatica, Martinsicuro e Bellante.

 

Le indagini hanno preso spunto dalle importanti attività commerciali e iniziative imprenditoriali che negli ultimi decenni hanno consentito al soggetto di acquisire, direttamente e/o per interposta persona (avvalendosi di numerosi “prestanome”), il controllo e la gestione di un reticolo societario, dispiegato attraverso l’Abruzzo, le Marche, il Lazio e l’Emilia Romagna, mediante il quale lo stesso operava nel settore dell’intrattenimento, con la gestione di locali notturni e in quello immobiliare ed edile.

I riscontri eseguiti dagli specialisti del G.I.C.O sulla posizione reddituale del soggetto indiziato e del proprio nucleo familiare, ricavati dalle dichiarazioni dei redditi presentate negli anni all’Agenzia delle Entrate, hanno fatto emergere l’evidente sproporzione tra quanto fiscalmente dichiarato e sottoposto a tassazione da questi e l’elevato tenore di vita nonché l’ingente patrimonio, direttamente o indirettamente riconducibile agli stessi.

Con l’esecuzione del provvedimento emesso dal Tribunale di Teramo su richiesta della D.D.A. di L’Aquila, il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Ancona ha concluso l’operazione “Riviera che costituisce l’ennesimo concreto risultato conseguito attraverso lo strumento delle misure di prevenzione previste dal Codice Antimafia volte ad impedire che soggetti già indagati per gravi reati, possano beneficiare, senza titolo legittimo, di posizioni patrimoniali, economiche e finanziarie, illecitamente costituite nel tempo.