Divieto di utilizzo dell’acqua per consumi che non siano strettamente potabili. Con l’invito che la Ruzzo ha fatto ai sindaci della provincia teramana di evitare gli sprechi e ridurre l’utilizzo dell’acqua solo per ciò che è strettamente necessario, il sindaco di Teramo ha emanato una ordinanza la cui infrazione comporterà sanzioni che vanno dai 25 ai 500 euro.
Da oggi fino al 30 settembre è vietato impiegare l’acqua potabile per usi diversi da quelli igienico-sanitari ed alimentari. Esclusi quindi il lavaggio di veicoli, il riempimento di vasche e fontane ornamentali e il lavaggio di cortili e piazzali pavimentati.
Inoltre i cittadino sono invitati a compiere un utilizzo attento dell’acqua potabile, con ad esempio l’utilizzo di lavastoviglie e lavatrici solo a pieno carico, la riparazione immediata di ogni perdita d’acqua anche piccola, la limitazione del flusso di acqua durante le operazioni di igiene quotidiana, preferendo la doccia al bagno in vasca ed evitando di far scorrere l’acqua a getto continuo e l’installazione di dispositivi di risparmio idrico.
Inoltre, per prevenire possibili incendi, viste le alte temperature, il sindaco ha disposto per lo stesso periodo anche il divieto di accensione di fuochi su tutti i terreni condotti a coltura agraria, pascolivi o incolti. Pertanto tutti i possessori di boschi, terreni agrari, prati, pascoli ed incolti, sono obbligati a mettere in atto le azioni necessarie ad evitare il possibile insorgere e la propagazione di incendi.
In particolare con la pulizia a propria cura e spese dei propri terreni con la rimozione di rifiuti, sterpaglie e quant’altro possa essere veicolo di incendio, la pulizia da sterpaglie, vegetazione secca in genere per una fascia di larghezza non inferiore a 10 metri in prossimità di strade pubbliche e private e fabbricati, la ripulitura da parte degli Enti proprietari della vegetazione erbacea o arbustiva presente lungo le scarpate stradali, la pulizia, per un raggio non inferiore a 5 metri dell’area circostante i serbatoi di impianti esterni di gas e di petrolio e la perimetrazione con solchi di aratro per una fascia di almeno 5 metri (10 se adiacenti strade statali. e provinciali) e sgombero di tutto il materiale combustibile dai terreni su cui si trovano stoppie o altro materiale vegetale erbaceo od arbustivo facilmente infiammabile che siano confinanti con boschi e vie di transito.
Anche in questo caso sono previste multe salate che vanno da 1.033 euro a 10.333 euro.