Un incendio alimentato dalle sterpaglie che in quel punto ricoprono il terreno, fortunatamente domato in breve tempo ma che avrebbe potuto avere dimensioni molto più gravi proprio a causa del secco presente nella pineta.
“E’ dal 2005” lamenta la Alonzo “che il Comune di Pineto mantiene completamente da solo l’area, provvedendo certo alla pulizia, ma non riuscendo sempre, con le risorse a disposizione, a eliminare totalmente le sterpaglie in essa presenti. Abbiamo bisogno di aiuto e questo le istituzioni lo sanno”.
Il riferimento è all’assessore regionale Mauro Febbo e alla Provincia di Teramo, che proprio dalla Regione Abruzzo ha ricevuto dei finanziamenti da destinare alla manutenzione delle pinete litoranee.
“Vista l’importanza di quella del Cerrano” precisa l’assessore “ci aspettavamo qualcosa. Ma Pineto non è mai stata inserita nell’elenco della Provincia. Finora abbiamo agito esclusivamente per vie amministrative e sollecitato più volte l’ente, ma dal presidente Catarra nessuna risposta. Eppure parliamo di un politico che è anche agronomo e che, pertanto, dovrebbe sapere perfettamente ciò di cui sto parlando. Gli unici a essere intervenuti sono gli agenti della Forestale, mandati lo scorso anno dal comandante provinciale, a cui va il mio più sentito ringraziamento, per tagliare le sterpaglie accumulate”.
La Alonzo stigmatizza ovviamente quanto accaduto, sebbene, “contro gli atti dolosi e l’incuranza non si può far nulla”. Nel frattempo, però, torna a puntare il dito contro l’indifferenza verso “la pineta più importante dell’intera provincia. Non lasciateci soli”.