Giulianova, per il Tar l’ex casello Fs di via Carso non rientra nel piano ex Foma

ex_casello_via_del_carsoGiulianova. L’ex casello ferroviario di via Carso, da qualche anno di proprietà della famiglia Di Battista, non è incluso nel piano di recupero dell’area ex Foma, come stabilito nel consiglio comunale dello scorso 18 gennaio. Lo ha chiarito il Tar dell’Aquila, rigettando il ricorso della famiglia Di Battista contro la delibera n. 2 del 18 gennaio 2012, appunto l’approvazione del piano di recupero, motivando tale decisione perché “il Comune di Giulianova in sede di esame delle osservazioni presentate dal ricorrente ha precisato che la proprietà del sig. Camillo Di Battista non è inclusa nel perimetro del piano di recupero”.

Il Tar ha anche sottolineato come tale precisazione deve prevalere “rispetto ad elaborati grafici difformi”, riferendosi a dei segni di colore viola (un vincolo?), riscontrati dalla famiglia Di Battista, sulle carte comunali riferite all’ex casello di via Carso dopo il consiglio comunale del 18 gennaio scorso. La famiglia Di Battista è parzialmente soddisfatta dell’ordinanza del Tar e si lascia andare ad un’amara riflessione: “per far valere i nostri diritti dobbiamo spendere dei soldi,  nello stesso tempo li deve spendere anche il comune costituendosi”.  Sperando che l’ex casello di via Carso possa diventare a breve l’abitazione del figlio che Nicola che tra dieci giorni si sposa.

 

Ricorso al Tar famiglia Battista

 

Ordinanza del Tar su ex casello ferroviario

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