La stessa tecnica di sempre, che gli investigatori chiamano della “marmotta”. Ma questa volta il bancomat era vuoto perché era uno di quelli disattivati nel fine settimana dalla Popolare di Bari (ex Tercas).
L’allarme è scattato poco dopo le 3. Un forte boato ha svegliato il circondario, a ridosso di Piazza del Commercio, dove si trova la sede della filiale. Ad accorrere sul posto per prima la pattuglia della vigilanza privata della Italpol, a cui è collegato il sistema d’allarme dell’istituto di credito. Poco dopo le pattuglie dei carabinieri della Compagnia di Alba Adriatica e della stazione di Martinsicuro.
I locali erano completamente devastati, distrutti dalla forte esplosione, probabilmente perché la banda avrebbe utilizzato troppo esplosivo, abbinato all’acetilene, gas utilizzato solitamente per alimentare la fiamma ossidrica. La cassaforte per il prelievo automatico è di fatti saltata via dalla parete. Ma dei soldi nessuna traccia.
Da più di un mese, infatti, gli sportelli bancomat della Popolare di Bari che si trovano nei paesi di periferia vengono disattivati ad ogni fine settimana, ovvero non vengono più caricati di banconote.
Decisione presa dalla direzione dopo i numerosi colpi messi a segno dallo scorso inverno ad oggi che hanno fruttato ai ladri oltre 350mila euro, ma con danni alle sedi dell’ex Tercas per oltre mezzo milione di euro. Sì, perché in molti casi i locali sono andati distrutti. A Campo a Mare di Roseto, a Scerne di Pineto, a Mosciano, a Tortoreto alto per fare qualche esempio. Questa volta la banda era del tutto ignara del fatto che il bancomat non fosse stato caricato la sera prima. Questo conferma in qualche modo che i ladri non sono del posto ma che arrivano da fuori regione, forse dalla Puglia.
Gli investigatori dovranno ora esaminare le telecamere della videosorveglianza per cercare di dare un volto agli autori del gesto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, sarebbero almeno 3 i componenti la banda e l’azione nel suo complesso è durata non più di 8 minuti, prima dell’arrivo delle pattuglie sul posto.
Alcuni abitanti, che risvegliati dal forte boato si sono affacciati sulla strada, hanno notato un’Audi A4 allontanarsi a tutta velocità. Istituiti alcuni posti di blocco lungo le vie principali del territorio. Ma per ora nessuna traccia dei banditi.
Indagini sono in corso da parte dei carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale e della compagnia dei carabinieri di Alba Adriatica.