La comunicazione arriva dal segretario della Ccia di Teramo, Giampiero Sardi, che ricorda come spesso, proprio in occasione dell’iscrizione al Registro delle Imprese o nel periodo di versamento del diritto annuale, vengono spediti dei bollettini di pagamento con diciture che possono far credere di essere stati inviati dalla Camera di Commercio.
In particolare ci sarebbero delle frasi che richiamano l’obbligo di pagare quanto richiesto, come ad esempio “casellario unico telematico imprese … Registro Telematico Imprese, rilascio certificato di adesione con codice di attribuzione..proposta di inclusione nell’elenco delle ditte….iscrizione al portale….riservato alle ditte iscritte a camera di commercio, industria, agricoltura ed artigianato (cciaa),rilascio certificato di adesione con codice di attribuzione…”.
Sardi ricorda che si tratta di proposte commerciali e di servizi “pubblicitari” cui le Camere di Commercio sono del tutto estranee.
“Tali iniziative”, si legge nella nota, “non riguardano nessun adempimento della Camera di Commercio, il loro pagamento non è obbligatorio e non sostituisce in alcun modo il pagamento del diritto camerale dovuto per legge”.
Si ricorda, infatti, che il diritto annuale, tributo che le imprese iscritte al Registro delle Imprese pagano ogni anno, viene versato esclusivamente tramite il modello per il pagamento delle imposte sui redditi F24 e non tramite bonifico bancario o bollettino postale. Il termine per questo pagamento coincide con quello per il pagamento del primo acconto delle imposte sui redditi.
“La Camera di Commercio”, prosegue la nota, “invita chi dovesse ricevere queste comunicazioni, a rivolgersi sempre all’ente camerale di riferimento (per le imprese di Teramo segreteria.generale@te.camcom.it oppure chiamare il n. 0861/335243), alla propria associazione di categoria o al proprio professionista di fiducia, per verificare se si tratta di un vero adempimento obbligatorio o di un’offerta commerciale mascherata come tale”.