Teramo. La Provincia di Teramo ha dato il via, da lunedì scorso, agli interventi di abbattimento dei cinghiali nelle sette Zone di ripopolamente e cattura (ZRC) con la postazione fissa, che prevedono l’utilizzo di 198 selecontrollori, ossia cacciatori appositamente formati e autorizzati dalla Provincia.
I selecontrollori, organizzati in gruppi, operano sotto il coordinamento di responsabili individuati dall’Ente e da guardie giurate venatorie volontarie. Sabato prossimo, invece, avranno inizio gli interventi di abbattimento dei cinghiali riservati ai gruppi di girata, dando la priorità ai gruppi costituiti dai residenti nei Comuni interessati dagli interventi e, successivamente, ai gruppi costituiti dai residenti nei Comuni limitrofi.
“Un provvedimento necessario” dichiara l’assessore provinciale alla caccia, Giuseppe Antonio Di Michele “per contenere i danni provocati dall’esubero della fauna selvatica alle colture agricole, che si verifica principalmente in questo periodo e che nel 2011 hanno portato a 404 domande di rimborso. Per la quasi totalità le pratiche riguardano i danni provocati dai cinghiali, per un importo complessivo di oltre 267mila euro, a fronte dei 144mila euro di danni riscontrati nel 2010”.
I siti di intervento sono stati individuati attraverso la georeferenziazione dei punti del territorio in cui sono stati riscontrati i maggiori danni, raccogliendo anche le segnalazioni pervenute da alcuni sindaci, come quelli di Atri e Castel Castagna, che hanno evidenziato i rischi alla viabilità stradale causati dall’attraversamento dei cinghiali nelle ore notturne.
Le zone di ripopolamento e cattura individuate sono quelle di Campli “Fosso Grasso”, Teramo “Fosso S. Antonio”, Atri “Fosso del Gallo”, Notaresco “Fosso Saggio”, Cermignano “Montegualtieri”, Cermignano “Monte Giove” e Castellalto “Castelbasso”.