Una “ordinanza contingibile ed urgente” da parte del sindaco di Teramo, così come previsto dalla legge, è la richiesta dell’associazione, visto che gli accertamenti tecnici effettuati dalle Agenzie Regionali di Protezione Ambientale rivelano la presenza di un fenomeno di inquinamento acustico.
Uno stato di “disagio e pericolo a cui sono sottoposti i cittadini abitanti nelle vicinanze delle aree” incriminate, così come già rappresentato in una lettera dello scorso 2 febbraio a cui nessuno degli organi a cui è stata inviata ha fornito risposta.
Una richiesta rinnovata, dunque, da parte dell’associazione sui “controlli per verificare se l’inquinamento acustico provocato dal traffico autostradale supera i limiti fissati dalla legge”, ricordando come sia compito delle società e degli enti gestori dei servizi pubblici di trasporto o delle relative infrastrutture, comprese le autostrade” spiegare le motivazioni per il superamento dei valori limite.
E visto che la normativa parla di inquinamento acustico come di “introduzione di rumore nell’ambiente abitativo o nell’ambiente esterno tale da provocare fastidio o disturbo al riposo ed alle attività umane”, e sancendo espressamente che esso concreta (in ogni caso) “un pericolo per la salute umana”, l’associazione chiede al sindaco di Teramo, come massima autorità di sanità ed igiene pubblica, di intervenire al più presto.