Teramo. “Inappropriate e ingiuste le sanzioni che nelle ultime settimane sono pervenute a diversi allevatori della provincia di Teramo da parte del locale Dipartimento Veterinario della Asl”.
È quanto sostiene la Coldiretti Teramo a seguito delle segnalazioni di alcuni allevatori ovi-caprini che sarebbero stati oggetto di multe non comminabili per aver omesso l’inserimento dei codici identificativi degli animali nella banca dati informatizzata.
“Premettendo che la trasparenza e la sicurezza dei prodotti dell’allevamento locale sono da sempre una garanzia della qualità per il consumatore finale e che la nostra associazione difende da sempre questi requisiti – ha detto il direttore della Coldiretti Teramo, Raffaello Betti – ci preme evidenziare l’iniquità dei verbali di accertamento e contestazione che fanno riferimento a regolamenti comunitari e disposizioni Regionali che non sussistono”.
La Coldiretti si è infatti attivata presso l’Istituto Zooprofilattico di Teramo che detiene la Banca Dati Informatizzata, il Ministero della Salute a Roma, nonché presso il dirigente regionale del Servizio Sanità Veterinaria riscontrando che l’obbligo oggetto dei verbali di accertamento non esiste poiché mai specificatamente indicato nei regolamenti citati e nelle disposizioni Regionali a cui si fa riferimento nelle sanzioni. Proprio di recente – fa inoltre sapere la Coldiretti – il Ministero della Salute ha emesso una circolare riguardante la Banca Dati Nazionale per gli ovi-caprini in cui è evidente il criterio di discrezionalità nell’inserimento dei dati. La normativa attualmente in vigore non prevede quindi l’obbligo di comunicare i dati identificativi degli animali alla banca dati e l’eventuale omissione non può essere passibile di sanzione amministrativa.
Il problema, circoscritto al momento solo ad alcuni allevatori, potrebbe dilagare nei prossimi mesi di maggio e giugno in vista dei controlli di profilassi sanitaria che i greggi dovranno affrontare prima di spostarsi negli alpeggi, come già segnalato dalla ASL pronta a impedire gli spostamenti.
La Coldiretti auspica pertanto il sostegno delle istituzioni locali affinché gli allevatori teramani non si trovino di fronte a ulteriori ostacoli in un momento già difficoltoso a causa della grave crisi economica e affinché si continuino a rispettare le consuete norme regionali e nazionali.