L’inchiesta che vede coinvolto l’ex funzionario dell’ufficio ragioneria, Pasqualino Saccuti, prosegue, anzi, si allarga e focalizza le sue attenzioni ad una serie di pagamenti decisamente anomali per circa 135 mila euro concentrati nell’anno 2011 (tra questi ci sarebbero sia il Suv che l’abbigliamento da sci, già venuti a galla). Lunedì mattina, infatti, la guardia di finanza di Giulianova ha bussato all’ufficio ragioneria per acquisire una serie di documenti legati a movimentazioni finanziarie. Pagamenti effettuati per via telematica, ma che presenterebbero un’anomalia di fondo: sul piano contabile si tratta di fatture liquidate a fornitori del Comune (in qualche modo collegati alla farmacia comunale), mentre i reali beneficiari sarebbero altri (come sembra emergere dalla documentazione telematica della tesoreria comunale). Pagamenti effettuati per l’acquisto di attrezzature per lavanderie, abbigliamento, articoli tecnologici e dell’hi-tech, tv e addirittura una quota per una multiproprietà immobiliare. Su questi anomali pagamenti (che poi potrebbero essere dei veri e propri ammanchi di denaro, sulla stessa scorta che ha portato l’ex funzionario Saccuti nel vortice dell’inchiesta per la storia del Suv) si stanno concentrando le attenzioni degli inquirenti, che sono tornati in municipio per acquisire tutta la documentazione necessaria, anche alla luce delle relazioni tecniche che erano state in precedenza prodotte anche dalla speciale commissione consiliare d’inchiesta. Tutti pagamenti, val la pena di sottolineare, effettuati online con i codici bancari di accesso che erano nella disponibilità dell’ex funzionario dell’ufficio ragioneria. Ora si attendono ulteriori sviluppi, anche alla luce di quelli che saranno le decisioni della procura (la direzione distrettuale de L’Aquila). Sulla vicenda, però, ci sono due diversi filoni di indagine.