Asl Teramo, la medicina del territorio riparte da Martinsicuro

giustino_varrassi_aslteMartinsicuro. Entro la fine dell’anno, il nuovo progetto di medicina del territorio, al quale la Asl di Teramo sta lavorando da mesi per ridurre le liste d’attesa e la mobilità passiva in provincia, potrebbe diventare realtà a Martinsicuro.

Il progetto è stato presentato questa mattina in anteprima alla stampa, per poi essere diffuso ufficialmente giovedì 26 aprile, alle ore 20 nel salone parrocchiale di Martinsicuro, ai medici di medicina generale della provincia teramana, principali destinatari dell’iniziativa.

La location, in questo caso, è già presente sul campo, pronta da tempo per essere utilizzata. Si trova a Villa Rosa di Martinsicuro, appunto. Una struttura che, ad oggi, viene usata al 20 per cento delle sue possibilità, costringendo i cittadini a recarsi in ospedale anche per semplici prelievi di sangue, radiografie ed ecografie.

“Un processo da rivedere e correggere” commenta il direttore generale della Asl Giustino Varrassi “anche perché ci sono persone che lavorano in percentuale davvero riduttiva. Gran parte delle stanze, nove in tutto, sono inutilizzate”. Come la stanza 1, utilizzata 8 ore a settimana in due mezze giornate lavorative (il mercoledì ed il giovedì mattina), la stanza 9, invece, usata 20,5 ore a settimana in tre giornate (il martedì ed il venerdì e sabato mattina). Le stanze 2, 4 e 7, infine, hanno una percentuale di utilizzo pari allo 0 per cento: perennemente vuote.

Ma Martinsicuro non è l’unica realtà presente in provincia. Ci sono anche altre strutture simili a Roseto, Montorio e Atri. In questo progetto, un ruolo importante sarebbe svolto dai medici di base, che potrebbero garantire assistenza in queste strutture, h24. Un sistema virtuoso, insomma, che evita al paziente di recarsi in ospedale, perdendo tempo anche per una semplice ecografia o un prelievo del sangue. “E’ un progetto nazionale” conclude il manager Varrassi “che vogliamo calare anche nella nostra realtà”.

 

Marina Serra

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