Teramo. Questa mattina, alla presenza dei parenti, la Polizia di Stato di Teramo ha ricordato l’Allievo Sottufficiale della Polizia di Stato Settimio Passamonti, di Mosciano S.Angelo, che 35 anni fa venne ucciso a Roma nel corso dell’attività di servizio.
A testimonianza per le future generazioni la lapide apposta in Questura in cui si legge: “In servizio di ordine pubblico unitamente ad altri militari incurante del nutrito lancio di bottiglie incendiarie e dei numerosi colpi d’arma da fuoco esplosi dai dimostranti, non esitava, con generoso slancio, a portarsi fra i primi contro di loro nell’intento di neutralizzarne l’azione. Colpito mortalmente immolava la giovane vita nell’adempimento del dovere al servizio dello Stato” .
Un intenso momento di preghiera con don Enzo Pichelli, Cappellano della Polizia di Stato, ha unito tutti i presenti nel ricordo che non deve essere solo un momento vuoto che si ripete identico ogni anno, ma deve costituire lo stimolo per tutti i poliziotti oggi, in questo preciso momento storico di crisi sociale, economica, politica, a pochi giorni dalla Pasqua, affinchè, indossando una divisa, servitori dello Stato, possano portare la testimonianza che è possibile un mondo migliore, un riscatto morale. Nonostante il lungo tempo trascorso, sempre forte la commozione di parenti e colleghi.