L’Arcicaccia, l’Enalcaccia, la Liberacaccia, l’Urca e l’Anuu di Teramo prendono le distanze dall’incontro organizzato dalle Atc regionali che vedranno questa sera a Castelnuovo Vomano la partecipazione del Governatore d’Abruzzo, Luciano D’Alfonso.
Per le sigle venatorie, infatti, la convocazione “di taluni Ambiti di caccia”, espressione secondo loro di una singola associazione, “è cosa ben diversa dalla presenza dei Comitati di Gestione degli stessi Ambiti, nei quali ultimi sono rappresentate tutte le sigle del mondo venatorio, agricolo e ambientalista, quale componenti critiche nella materia faunistica e venatoria”.
Rammarico, dunque, è stato espresso per l’esclusione dall’incontro delle altre associazioni, visto anche che tra gli argomenti da trattare c’è la spinosa questione della caccia al cinghiale. E oltre a ciò si teme che la riunione possa essere la ripetizione di quanto già accaduto le ultime volte, con “ampi discorsi di ore, attacchi ad personam contro gli uffici caccia regionali ed infine, alle richieste di intervenire di qualcuno, il divieto assoluto al contraddittorio e addirittura microfono strappati di mano, che fecero miseramente finire la serata in bagarre”.
“Un vero peccato che le tematiche venatorie più attuali”, si legge nella nota, “il Calendario venatorio, il Piano faunistico, il controllo del cinghiale, siano ancora una volta un semplice pretesto per parlarsi addosso, senza confronto e contraddittorio con gli altri portatori di interessi sociali condivisi, per dettare con l’avallo della politica regionale, la linea del pensiero unico. Un vero peccato che i temi venatori, già di per se controversi e complessi, vengano utilizzati ancora oggi per fini politici di basso profilo, con l’unico sicuro risultato di far apparire ancor più all’opinione pubblica la caccia come una attività anacronistica”.
Per le associazioni, inoltre, nell’ultimo anno la Regione avrebbe messo in campo “tutti gli strumenti in grado di contrastare i gravi disguidi che il cinghiale sta provocando all’economia regionale”.
Una testimonianza di adesione e condivisione all’operato dell’assessore al ramo Dino Pepe, contro cui, invece, gli Atc si sarebbero sempre posti. E alla luce di ciò l’incontro di stasera sarebbe più uno scontro politico, dunque, più che un confronto sulla categoria. Da qui la lettera delle associazioni per dissociarsi da quanto organizzato per stasera.