Melania, Parolisi non chattò con i trans. Perizia chiarisce tutti i dubbi

parolisiTeramo. Salvatore Parolisi non ha mai intrattenuto relazioni in chat con trans. E’ quanto emerge dalla perizia informatica eseguita dall’ingegner Paolo Reale sul computer del caporalmaggiore, unico indagato del delitto di Melania Rea avvenuto il 18 aprile del 2011 a Ripe di Civitella.

 

Lo rende noto il pool di difensori del sottufficiale dell’Esercito, gli avvocati Valter Biscotti, Nicodemo Gentile e Federica Benguardato. Non aggiungono commenti i difensori che ora potranno dimostrare come il loro assistito non avesse mai allacciato contatti con i transessuali. Il marito di Melania Rea, che si trova in carcere a Teramo, teneva a dimostrare l’estraneità’ ai fatti. La perizia che riconsegna, almeno sotto questo aspetto, dignità a Parolisi assume un importante valore ora più che mai, in vista della decisione del tribunale per i minorenni di Napoli che a fine mese dovrà esprimersi sulla patria potestà. I risultati sono adesso alla base di un esposto-querela che il legale di Parolisi, l’avvocato Federica Benguardato, ha presentato alla procura di Teramo per fare chiarezza sull’illegittima diffusione di notizie coperte dal segreto d’ufficio, poi pubblicate da quotidiani e diffuse in trasmissione tv offrendo una interpretazione diversa.

 

 

 

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