Tra le tante scorie causate, inevitabilmente, dal terremoto che ha investito l’ufficio finanziario dell’ente, c’è anche la questione (ancora irrisolta) della normale attività di accertamento dell’Ici. Ebbene, decine avvisi di accertamento, che sommati tra loro fanno diverse migliaia di euro potenziali da incassare nelle casse comunali, sono tornati indietro perché non notificati per indirizzi errati o comunque per cambi di residenza. Sin qui nulla di strano, anche perché nel disbrigo di certe pratiche, la cosa è fisiologica. La curiosità sta nel fatto che gli avvisi non recapitati sono sulla scrivania e prima di inviarli di nuovo sarebbe necessario modificare la banca dati (si utilizza un programma apposito), ma l’ente non dispone al momento più di una password utile alla bisogna. La vecchia è stata smarrita e nel frattempo si è verificato il trambusto all’ufficio ragioneria e dunque le modifiche non possono essere effettuate. In tutta questa vicenda, che tra non molto dovrebbe essere risolta, ci mette lo zampino anche la burocrazia. Il nuovo responsabile del settore finanziario, che da qualche settimana si è insediato, ha fatto richiesta per ottenere le chiavi di accesso al sistema. La procedura, però, pare che ancora non si sia sbloccata in quanto per chi è nato all’estero, nonostante la nazionalità italiana, le cose non sono così celeri. Un ostacolo ulteriore, imprevisto, che in ogni caso dovrebbe essere rimosso a breve.