Alba Adriatica. Prima a Martinsicuro, poi ad Alba Adriatica. In questi giorni le sedi del Partito Democratico della costa sono prese di mira dai vandali e comunque da fantomatici gruppi no Tav.
Anche nella sede dei Democratici di Alba Adriatica, in via Firenze, è apparsa la scritta “Servi delle Banche”, mentre la porta d’ingresso dello stesso locale è stata sigillata con della colla. La cosa è stata scoperta ieri sera, quando alcuni iscritti si sono recati in sede per una riunione.
Identico episodio si era verificato a Martinsicuro, nella sede elettorale del candidato sindaco del centrosinistra, Andrea Buonaspeme.
“Non sporgeremo denuncia” commenta il segretario del Pd di Alba Adriatica, Tiziano Cimini “in quanto la stupidità ed inutilità del gesto non merita neanche un’indagine da parte delle forze dell’ordine. Sabotare la porta di una sede di partito significa, di fatto, voler impedire la libera partecipazione dei cittadini alla vita politica (come sancito dall’articolo 49 della Costituzione Italiana). Il Pd di Alba Adriatica invita gli autori del gesto, se veramente credono nelle proprie azioni, ad autodenunciarsi per poter spiegare (se esiste) il motivo e la finalità dell’atto vandalico. Le porte della nostra sede sono, e saranno, sempre aperte a tutti coloro che hanno voglia di impegnarsi in un dibattito politico serio e costruttivo”.
La condanna dovrebbe arrivare da tutti i partiti (Robert Verrocchio). “A poche ore di distanza da quanto avvenuto a Martinsicuro, torno ad esprimere solidarietà e stavolta verso il circolo del Pd di Alba Adriatica, insieme a tutti i suoi militanti”. Questo il commento di Robert Verrocchio, segretario provinciale del Partito Democratico, dopo le scritte vandaliche lasciate nella notte di fianco al circolo democratico di Alba Adriatica. Solo un giorno prima, scritte di tenore simile erano state lasciate davanti al comitato elettorale di Andrea Buonaspeme, candidato sindaco di centrosinistra a Martinsicuro con la sua lista Cambiamo Insieme. “Questi atti sono tanto più gravi perché arrivano in un momento delicato come le elezioni – ha proseguito Verrocchio – e di fronte a questi gesti la condanna della politica tutta, senza distinzione di schieramenti, dovrebbe essere assoluto. Sembra quasi che il Pd sia sotto attacco. Come spesso è accaduto nella storia di questo paese, in certi momenti sociali ad essere colpiti sono proprio coloro che cercano le riforme per il bene di tutti i cittadini. Ma né noi né i nostri militanti né tutto il popolo del centrosinistra si faranno intimorire. In questo momento storico il nostro partito ha scelto la strada della necessaria responsabilità, tenendo ferma la convinzione che a pagare gli ineluttabili sacrifici non possono e non devono essere solo le persone più deboli. È su questa strada che noi terremo la barra dritta, qui come ovunque. I nostri valori sono quelli del confronto, della dialettica, del progresso sociale e del rinnovamento. In questi giorni come non mai questi valori devono essere l’orgoglio del nostro partito e di tutta la gente che vi si riconosce”.