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Liberalizzazioni: come cambia il commercio a Teramo

Teramo. Il commercio teramano cambia volto e si adegua alla normativa nazionale che liberalizza gli orari di apertura e chiusura dei negozi. A prevederlo è il decreto Monti 98 del 2011 che, da ieri, giorno in cui il sindaco Maurizio Brucchi, ha firmato l’apposita ordinanza, è in vigore anche a Teramo.

“Una novità che non determinerà alcun stravolgimento sostanziale” spiega l’assessore comunale al Commercio Mario Cozzi “visto che in Abruzzo era già in vigore una legge regionale che consentiva ai piccoli commercianti del centro storico di rimanere aperti anche il giovedì pomeriggio e la domenica”. In questi mesi, però, le associazioni di categoria hanno espresso diversi dubbi sui vantaggi a favore della grandi distribuzione e a discapito dei “piccoli”. “In realtà” commenta ancora Cozzi “la decisione passa proprio ai commercianti, che potranno calibrare le aperture sui flussi di vendita”. Come a dire: che senso avrebbe rimanere aperti a Teramo il 15 di agosto? Resta comunque un dato di fatto: “Il Comune non ha potuto fare altro che recepire quella che è una legge nazionale” ha aggiunto il presidente della Commissione Commercio, Ezio Torelli “quindi anche a Teramo dovremo adeguarci e stare al passo con i tempi”. Nel ventaglio delle novità, resta invariato l’obbligo di esposizione degli orari di apertura e chiusura, mentre i bar e i ristoranti dovranno in più inoltrare apposita comunicazione all’Ufficio Commercio del Comune. E, infine, occhio alla tutela della quieta notturna, messaggio riferito sempre ad esercizi che prevedono la somministrazione di alimenti e bevande. Le forze dell’ordine continueranno a vigilare e, in caso di disagi, il Comune potrà intervenire con apposite sanzioni, riduzione degli orari e chiusura temporanea.

 

Marina Serra