Ora, a distanza di quasi tre mesi a carico di Carlo Levakovic, rom di 55 anni di Alba Adriatica (padre di Danilo, uno dei nomadi condannati per l’omicidio Fadani) si sono aperte le porte del carcere di Castrogno. Ieri, infatti, su disposizione del gip del tribunale di Cassino, i carabinieri del nucleo operativo di Alba (in collaborazione con quelli della cittadina laziale) gli hanno notificato un ordine di custodia cautelare in carcere. Levakovic deve rispondere dei reati di tentato furto aggravato, danneggiamento aggravato e resistenza a pubblico ufficiale. Durante il tentativo di furto, infatti, l’uomo e il complice (non ancora identificato) nel tentativo di fuggire, avevano dato vita ad una serie di manovre spericolate, con l’auto dei carabinieri che era finita fuori strada.