Sono 20 gli studenti dell’Università degli studi di Teramo che hanno aderito al progetto sperimentale promosso dall’Adsu di Teramo che mira ad incentivare gli studenti all’utilizzo della bicicletta per gli spostamenti casa-università.
Stamattina il progetto è diventato operativo, con la l’installazione di un Tag sulle bicilette dei ragazzi collegato ad dispositivo GPS che servirà acontrollare gli spostamenti e calcolare i chilometri percorsi, attraverso un’App che sarà scaricabile sul cellulare. Il GPS fungerà anche da antifurto per la bicicletta. Per ogni chilometro percorso saranno rimborsati 25 centesimi.
Al raggiungimento della soglia di 200 km ci sarà il primo rimborso pari a 50 euro, fino ad un massimo di 400 euro mensili. Verranno calcolati i percorsi effettuati dai ragazzi da casa all’Università o anche alla Biblioteca, grazie al GPS non ci sarà possibilità di errore. «E’ un progetto sperimentale – ha spiegato il direttore dell’Adsu Antonio Sorgi – che mira a incentivare le forme di mobilità sostenibile, fornendo ai ragazzi un piccolo ristoro economico: al momento l’Adsu ha stanziato 10 mila euro per i rimborsi da dare ai ragazzi». I ragazzi stamattina hanno anche sottoscritto un contratto con l’Adsu con tutte le regole da seguire.
“Negli ultimi mesi – ha aggiunto il Presidente dell’Adsu Paolo Berardinelli – siamo stati impegnati con il progetto della Residenza studentesca, ma l’Adsu ha anche continuato a portare avanti le altre iniziative che fanno parte della sua mission: abbiamo inaugurato la mensa solidale e adesso anche questo progetto sulla mobilità sostenibile che è stato apprezzato dai ragazzi”.
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