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Giulianova, Comune ordina rimozione del dehors: scatta la protesta FOTO/VIDEO

Giulianova. Una pec, inviata nel tardo pomeriggio di ieri, per comunicare la rimozione del dehors in piazza Fosse Ardeatine fa scattare l’ira dei proprietari del locale ‘Be Estro’.

“Non siamo riusciti più ad interagire con sindaco e dirigente nonostante diverse domande protocollate”, esordisce così Natascia Di Ferdinando, la proprietaria del locale, al quale domani mattina alle 8 sarà rimosso il dehors.

Oggi pomeriggio conferenza stampa al fulmicotone con gravi accuse lanciate nei confronti dell’amministrazione e di alcuni dipendenti comunali, ad eccezione dell’assessore Fabio Ruffini “sempre disponibile al confronto”.

La titolare e il marito hanno ripercorso le tappe, lamentando poco trasparenza e poco disponibilità al dialogo da parte dell’istituzione comunale.

“Domani mattina – spiegano – rimuovono il dehors, nonostante abbiamo fatto di tutto per regolarizzare la situazione. Così rischiano di rimanere a casa 7 dipendenti perché perdiamo 50 posti, quasi tutta la disponibilità del nostro locale”.

Il locale che ha avuto problemi anche nel trasferimento dell’attività da via Guarnaro e Piazza Fosse Ardeatine per un problema con il portale della Suap e che è già costato una sanzione di 6mila euro, contro la quale ricorreranno.

“Dopo diversi incontri – ricorda Natascia Di Ferdinando – in Comune lo scorso 10 marzo abbiamo fatto la richiesta dell’occupazione del suolo pubblico. Sempre con domanda protocollata il 28 dello stesso mese abbiamo comunicato l’istallazione del dehors che è stata iniziata il giorno seguente. Il 30 marzo però l’amministrazione comunale ha ordinato la rimozione entro 5 giorni con la denuncia penale per abuso edilizio su luogo pubblico”.

Da qui la richiesta, rifiutata, di proroga di 30 giorni per la messa in regola della documentazione fino alla richiesta, comunicata nella giornata di ieri, della rimozione fissata per il giorno 18 maggio alle 8.

“Perché in un Comune che vive con il turismo, il sindaco o un dirigente non vogliono ricevere un imprenditore?”, gli fa eco il marito, Massimo Zarroli, che annuncia per domani mattina una protesta forte, “mi do fuoco”, ma silenziosa: “voglio che commissariano il Comune di Giulianova e finalmente regolamentano dehors e attività commerciali. Perché a noi la rimozione e ad altri sì?”.

Durante l’incontro con la stampa i due hanno provato a chiamare sindaco e responsabili dell’ufficio. Uno di questi dell’ufficio urbanistica ha risposto al telefono e si è sviluppata un acceso dialogo.

Riportiamo di seguito parte della chiamata: