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Roseto, esproprio Verzilli: il Comune non deve pagare nessun risarcimento

Roseto. Buone notizie per il Comune di Roseto sulla vicenda dell’esproprio Verzilli. La Corte Suprema di Cassazione Civile di Roma ha respinto il ricorso dei privati avverso alla sentenza della Corte d’Appello del maggio 2010 che aveva dato ragione al Comune ribaltando totalmente la sentenza di primo grado.

Così la Corte di Cassazione ha posto la parola fine alla causa “Verzilli contro Comune di Roseto” respingendo il ricorso dei privati ritenendolo manifestamente infondato e compensando le spese di giudizio.
Si chiude così in maniera positiva per l’Ente una causa più che decennale. La vicenda fa infatti riferimento ad un esproprio degli anni 80’ relativo ai terreni dove oggi sorgono lo Stadio e i campi da Tennis.
Non soddisfatti della valutazione dei terreni fatta allora dal Comune, i privati avevano presentato ricorso e in primo grado il Tribunale di Teramo aveva dato loro ragione imponendo all’ente il pagamento di 900 mila euro. Il Comune aveva, a sua volta fatto ricorso, alla Corte d’Appello dell’Aquila affidando la difesa all’avvocato Pietro Referza. Il giudizio di primo grado a quel punto era stato ribaltato con il riconoscimento delle ragioni espresse dall’amministrazione comunale. Quella sentenza è stata ora confermata dalla Suprema Corte di Cassazione e questo in pratica significa che il Comune di ROseto potrà recuperare i 900 mila euro più  gli interessi maturati e quindi potrà cancellare il debito fuori bilancio che era stato approvato in Consiglio comunale.
La notizia è stata accolta molto positivamente dal sindaco Enio Pavone: “La sentenza mette il Comune in una posizione di vantaggio perché il debito cancellato con la decisione dei Giudici alleggerisce la difficile situazione finanziaria del nostro Ente. La pronuncia della Cassazione afferma infatti che l’amministrazione nulla deve per quel lontano esproprio”.