Nei giorni scorsi il traforo del Gran Sasso è stato temporaneamente chiuso per dei lavori di rifacimento della segnaletica.
”Da oltre dieci anni”, si legge in una nota, “utilizziamo gli stessi materiali e le stesse modalità per riverniciare le strisce sull’asfalto sotto il Gran Sasso.
In oltre dieci anni non è mai emerso un problema, non solo perché i materiali che utilizziamo sono quelli autorizzati dalle stesse ASL, ma soprattutto perché le quantità di solventi contenute nelle vernici sono davvero infinitesimali.
Se non bastasse ciò a rendere infondata la possibilità che la nostra attività di manutenzione possa aver creato un qualche problema alla falda e all’acquedotto, ci pensano i fatti a dimostrare l’infondatezza del sospetto: basta considerare che sotto il manto stradale dove sono state fatte le strisce ci sono oltre 25 centimetri di catrame. Sotto ancora ci sono qualcosa come 30-70 centimetri di cemento armato che rendono ridicolo il solo pensare che ci possa essere un’ipotesi di filtraggio delle micro particelle di vernice con la falda.
Pertanto, le false notizie che stanno circolando da un alcune ore a questa parte sono frutto di un perverso gioco di scarico delle responsabilità e di errori di valutazione. False notizie imputabili forse ad una superficiale conoscenza dello stato dei luoghi e delle attività svolte da Strada dei Parchi nei due tunnel”.