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Ospedale Sant’Omero, aumentano i parti ‘senza dolore’

Teramo. Nell’ospedale Val Vibrata di Sant’Omero i bambini nascono di più, le madri soffrono meno e calano sensibilmente i cesarei. Lo annuncia con soddisfazione la Asl di Teramo, analizzando l’attività di ostetricia svolta dal 1 gennaio al 20 marzo 2012 che sarebbe aumentata in media del 30% rispetto agli stessi periodi.

A destare attenzione è soprattutto la risposta positiva all’offerta di parto in analgesia, una delle novità apportate all’attività dell’ospedale vibratiano. Dal 1 gennaio al 20 marzo le donne che hanno partorito “senza dolore”  (cioè con l’analgesia perimidollare durante il travaglio) sono infatti 36 e i vertici ASL assicurano che stanno facendo il possibile a che presto la pratica venga messa in campo anche nelle altre sedi ospedaliere. La prima conseguenza è stato un vero e proprio abbattimento dei parti cesarei alla fine della prima gravidanza. Infatti nello stesso periodo di riferimento c’è stato circa il 20% in meno di ricorso al cesareo rispetto al primo trimestre del 2011: la percentuale era del 46% l’anno scorso e addirittura del 47,2 nel 2010 ed è scesa al 27,7% quest’anno.

“Non è ancora il momento di trarre conclusioni – dichiara il direttore generale della ASL di Teramo, Giustino Varrassi – ma è evidente che se il travaglio in analgesia, oltre a essere una pratica di civiltà nei confronti della madre e del bambino, è anche un deterrente al pericoloso e costosissimo cesareo…. possiamo già cominciare a dare un senso ai dati che Sant’Omero e la sua ottima equipe fanno registrare. E nel frattempo lavoriamo per replicare altrove”.

È in corso, comunque, una campagna di sensibilizzazione nei confronti delle donne del territorio. Il 30 marzo, alle ore 18, si terrà ad Alba Adriatica una conferenza pubblica nell’aula del Comune, durante la quale verranno spiegati i vantaggi ed i rischi di tale antica metodica, applicata con successo e soddisfazione delle donne da almeno 40 anni nelle nazioni più avanzate.