Il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Teramo, a seguito di una complessa indagine portata avanti nell’area montana confinante i comuni di Campli e Valle Castellana, ha accertato l’esistenza di un sistema di frode ai danni dello Stato che si concretizzava nella redazione di falsi contratti di fitto agrario aventi come locatari persone che, in molti casi, risultavano assenti dal territorio e altre che, principalmente, erano da tempo decedute alla data di stipula dei contratti stessi.
I contratti erano di due tipi: “di affitto agrario”, nei quali venivano materialmente falsificate le firme dei locatari, e “dichiarazioni orali di affitto”, nei quali il conduttore dichiarava di aver concordato oralmente il negozio giuridico con i proprietari.
In entrambi i casi i contratti venivano regolarmente registrati all’Ufficio delle Entrate di Teramo. I documenti falsamente prodotti erano utilizzati dagli indagati quale riprova del possesso di terreni agricoli e allegati alle domande per i benefici comunitari, nazionali e regionali presentate tramite il “Centro di Assistenza Agricola Coldiretti” di Teramo e aventi come ente pagatore l’Agenzia per le erogazioni in agricoltura.
I due, segnalati all’autorità giudiziaria per la violazione degli artt.482 c.p. “Falsità materiale commessa da privato”, 483 c.p. “Falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico” e 640 bis c.p. “Truffa aggravata ai danni dello Stato”, sono stati rinviati a giudizio.
L’attività investigativa è tuttora in corso. Infatti sono al vaglio le posizioni di altri soggetti che, utilizzando lo stesso modus operandi, hanno illecitamente ottenuto l’erogazione di fondi comunitari (FEASR – Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale).
Questa attività si colloca in una più ampia strategia che mira a colpire un sistema diffuso di illegalità che sottrae risorse vitali ad altre aziende sane, in un settore, quello agro-alimentare colpito anch’esso dalla crisi.