Le risposte alle critiche che si sono levate, a livello cittadino nel mezzo della campagna elettorale, sulla scorta dell’aumento di alcune tariffe per i servizi a domanda individuale (trasporto scolastico e mensa della scuola materna), arrivano attraverso uno specchietto riepilogativo diffuso dal commissario straordinario, Francesco Tarricone, che mette a confronto quella che è l’incidenza dei tributi a gettito comunale (Imu, Tasi e Tari) nei sette comuni della fascia litoranea (Martinsicuro, Alba Adriatica, Tortoreto, Giulianova, Roseto, Pineto e Silvi).
Dati scorporati ma anche aggregati tra loro in una speciale classifica nella quale, in termini di pressione fiscale, Tortoreto vanta l’incidenza minore in fatto di tassazione.
Aliquote Imu e Tasi. A Tortoreto la sommatoria tra i due tributi presenta l’aliquota in assoluto più bassa 9,2 per mille, seguita da Alba Adriatica (10,1 per mille), mentre tutte le altre località prevedono il 10,6 per mille. Il dato percentuale poi va calato su realtà concrete, come su un edificio per esempio con una rendita catastale di 400 euro. Anche in questo caso l’importo annuo dei due tributi prevede esborsi più contenuti a Tortoreto (618 euro), poi Alba Adriatica (679), mentre negli altri cinque comuni costieri la spesa annua è di 712 euro.
Tari. Il discorso si discosta per quanto riguarda la Tari domestica. La simulazione riguarda un alloggio di 100 metri quadrati con tre persone. In questo confronto, la tassazione più leggera si registra a Martinsicuro (165 euro), poi c’è Alba Adriatica (208 euro, ma la tariffa è del 2016), poi Tortoreto (208 euro), Pineto (269), Silvi (292), Giulianova (301), Roseto (315).
Dati aggregati. Se si sommano le incidenze dei tre tributi, Tortoreto torna ad essere il Comune meno vessatorio per i contribuenti con 856 euro l’anno. Nella classifica viene tallonato da Martinsicuro con 877, Alba Adriatica (887). Più esosi sono Pineto (981), Silvi (1.004), Giulianova (1.013), Roseto (1.027).