A darne notizia è Impresa Pesca Coldiretti Teramo informando che a breve si terrà un incontro al Ministero delle Politiche Agricole e Forestali al quale è stata già inviata una lettera da parte dell’assessorato alle politiche Agricole della Regione Abruzzo per chiedere – come si legge nella missiva – un sollecito “intervento per risolvere la situazione di crisi. Si chiede di dichiarare lo stato di calamità o di avversità meteo marine, di autorizzare per l’anno in corso le marinerie abruzzesi all’effettuazione anticipata di un fermo pesca e di adoperarsi presso le autorità competenti per il dragaggio dei fondali, oltre al pagamento delle indennità spettanti per l’arresto temporaneo nel 2011”, soluzioni che potrebbero offrire una boccata d’ossigeno a un comparto seriamente compromesso. “A seguito del recente incontro con l’assessore regionale all’agricoltura siamo fiduciosi in una risposta alle nostre istanze – ha dichiarato Nino Bertoni, rappresentante di Impresa Pesca della Federazione provinciale Coldiretti – la priorità riguarda l’erogazione dei contributi agli armatori e la cassa integrazione e, soprattutto, chiediamo un intervento alla Regione per risollevare un comparto gravemente provato dalla crisi affinché sia riconosciuto un contributo in regime de minimis”. Per quanto riguarda Giulianova l’accento è stato posto sulle problematiche legate all’insabbiamento del porto conseguente al prolungato mancato dragaggio e sulle gravi difficoltà legate alla commercializzazione del prodotto, come ha sottolineato anche il responsabile di zona della Coldiretti, Emanuele Cappelli: “Il comparto è in grave crisi, fortemente penalizzato dal boom fatto registrare dalle quotazioni di carburante, da problematiche strutturali e legate al crollo del mercato”.