A deciderlo è stato lo stesso presidente Valter Catarra dopo un confronto con le parti sociali, sindacati e imprese, ieri al tavolo regionale di Abruzzo Svilluppo, appositamente costituito dalla Regione per arrivare a definire un progetto di rilancio dell’area di crisi della Vibrata.
“Per avere la certezza di essere finanziati” ha spiegato Catarra “non sarà sufficiente un documento programmatico è necessario avere un progetto cantierabile e in tempi molto brevi in maniera da essere più forti e autorevoli nella richiesta di fondi. La Provincia, quindi, metterà a disposizione questa somma del tavolo provinciale che deve individuare gli interventi e declinarli in schede progettuali. In questo modo sia le istituzioni, che le associazioni di categoria e i sindacati, potranno essere supportati in maniera specifica e concreta da esperti di progettazione in grado di costruire un programma adeguato e credibile e monitorabile nei risultati”.
Il tavolo di progettazione potrà essere esteso anche all’individuazione di interventi in settori e comparti in crisi non specificatamente ricompresi nell’area della Vibrata.
Obiettivo contestuale, la trasformazione del Protocollo d’intesa Vibrata-Tronto (un documento d’intesa firmato dai rappresentanti istituzionali delle due realtà territoriali (Regione, Comuni e Province) in un Accordo di programma quadro (un vero e proprio strumento attuativo) da far sottoscrivere al Ministero dello Sviluppo. A questo scopo il presidente Catarra incontrerà il presidente della Regione, Gianni Chiodi, per concordare tempi e modalità di una riunione con il Ministro Corrado Passera.
Infine, per quanto riguarda i fondi Fas, il presidente Catarra annuncia che chiederà alla Regione, attraverso l’Unione delle Province, “che per tutte le azioni che andranno a bando venga fissato un criterio di premialità a quelle proposte, pubbliche o private, che provengono da aree di crisi”.
L’alternativa sarebbe quella di chiedere uno specifico finanziamento Fas per la Vibrata ma, avverte Catarra, “questo potrebbe rappresentare una rimodulazione dei Fondi con tutto quel che comporta: ovvero ricominciare l’iter. Io credo che in questo momento è strategico accorciare i tempi dell’erogazione dei finanziamenti perché aziende ed enti hanno bisogno ora di quei soldi”.
L’assessore alle attività produttive, Ezio Vannucci, anche lui presente alla riunione che si è svolta a Pescara, sta coordinando l’agenda e i lavori del tavolo provinciale. “Bisogna fare in fretta, abbiamo già una scaletta di massima che prevede incontri anche bisettimanali con i rappresentanti e le imprese di specifici comparti produttivi dal legno all’agroalimentare, così come individuati nel protocollo d’intesa, cominciando dalla prossima settimana”.
Fondi Fas, Pompizi: vanno finanziari progetti per la Val Vibrata
“ La Val Vibrata è di nuovo omessa dalla Provincia di Teramo. Da quel che apprendo anche dalla stampa, l’area è ancora stranamente dimenticata nella distribuzione dei fondi Fas. Negli articoli, sulla comunicazione al riguardo del Presidente Valter Catarra, vengono indicati infatti solo gli interventi che si faranno in altri comuni, ma nulla è scritto di specifico in merito alla zona della Vibrata. E ciò accade pur avendo l’Unione dei Comuni tramesso mesi fa’ alla Provincia una delibera ad hoc, la n. 63 del 29 settembre 2011”. Suona il campanello d’allarme il Presidente dell’Unione dei Comuni della Val Vibrata, Alberto Pompizi, che interviene avvertendo il pericolo che la malaugurata ipotesi si concretizzi in una clamorosa e penalizzante esclusione dall’erogazione di finanziamenti per progetti da realizzare nell’area che abbraccia i 12 centri della fascia nord della provincia di Teramo.
Dopo la buona notizia dello sblocco dalla Corte dei Conti che ha attribuito all’Abruzzo circa 665 milioni di fondi Fas, cioè finanziamenti europei e nazionali destinati ad una serie d’interventi di riequilibrio economico e sociale, Pompizi ora attende una concreta e necessaria attenzione verso la Val Vibrata, che è un’area di crisi ed ha bisogno di un forte sostegno per dare nuovo impulso al suo sistema economico-industriale in fase di recessione.
“ Abbiamo nuovamente rinnovato la richiesta di rimodulazione dei fondi durante la recente riunione In Provincia per il tavolo sull’area di crisi della Val Vibrata-riferisce Alberto Pompizi-, perciò a nome dell’Unione dei Comuni invito formalmente Catarra a chiarire se i fondi Fas sono realmente destinati a tutta la provincia di Teramo, cioè anche alla Val Vibrata”.
Nella delibera n.63 del 29 settembre 2011, è scritto che “ è intenzione dell’Unione concorre all’assegnazione dei fondi Fas con iniziative di area vasta, utili al reale sviluppo della Val Vibrata, attualmente sofferente sia nell’apparto industriale che occupazionale, a causa della crisi economica in atto. Si elencano le seguenti azioni strutturali per la Val Vibrata: razionalizzazione impianti di depurazione del comprensorio, 45.000.000,00 euro; realizzazione parco turistico archeologico/naturalistico, 2.500.000,00; recupero, risanamento e valorizzazione dei corsi fluviali, 12.500.000,00; sistema turistico 1.000.000,00; centro fiera di Sant’Egidio alla Vibrata, 5.000.000,00; erosione e ripascimento della costa, 5.000.000,00”.